“Un atto di umana compassione“. Anche il presidente del Senato, Pietro Grasso interviene, con una nota, sul tema del rientro in Italia della salma dii re Vittorio Emanuele III e puntualizza: “Un Paese maturo e democratico deve saper fare i conti con il proprio passato. Le responsabilità prima, durante e dopo l’avvento del fascismo, così come la firma delle vergognose leggi razziali, non consentono alcun revisionismo sulla figura e l’operato di Vittorio Emanuele III. Il rientro della sua salma in Italia, essendo stata esclusa categoricamente la possibilità della tumulazione al Pantheon, è un mero atto di umana compassione senza alcun onore pubblico, gestito con prudenza e sobrietà”.
Poi l’auspicio del presidente del Senato: “Mi auguro piuttosto che le polemiche di queste ore si trasformino in una seria occasione di dibattito e di approfondimento storico, soprattutto tra le giovani generazioni”.
Sul punto, decisamente più critico era stato Massimo D’Alema che, con Pietro Grasso, fa parte del gruppo dirigente di Leu. D’Alema, questa mattina ad Agorà aveva detto di sentirsi di condividere la ripulsa dell’Unione delle Comunità Ebraiche e dell’Anpi ed aveva sottolineato la questione dell’utilizzo di un volo di Stato per il rientro in Italia della salma del re: “Una questione da adffrontare in Parlamento”