“Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall`Italia”. Così su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte commenta il Recovery fund annunciato dall’Unione europea, per un valore di 750 miliardi di euro. “Siamo stati descritti come visionari perché ci abbiamo creduto dall’inizio – aggiunge -. 500 miliardi a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo sul negoziato e liberiamo presto le risorse”.
Una “svolta europea” l’aveva definita il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni poco prima che venisse confermata la cifra messa a disposizione; a lui sono rivolti i complimenti su Twitter del leader di Azione Carlo Calenda: “@PaoloGentiloni si conferma un fuoriclasse”.
La decisione annunciata al Parlamento europeo dalla presidente Ursula Von der Leyen, viene promossa a pieni voti dall’esecutivo. “E’ uno storico passo avanti – twitta il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che poi aggiunge -. Ora lavoriamo per adottarla rapidamente. Well done!”.
“L’Europa c’è. La proposta di Recovery Fund della Commissione – Next Generation EU – è una base solida per concludere in modo positivo i negoziati al prossimo Consiglio Ue”, sottolinea invece Enzo Amendola, ministro per gli Affari europei. Stessa posizione anche per il capo politico del M5S Vito Crimi che auspica che il risultato venga confermato dall’Euro summit. “Per l’Italia, che riceverà la parte più cospicua – aggiunge la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo – è una grande opportunità per abbassare le tasse sul lavoro e investire nel futuro”.
“Ritengo sia necessario intervenire non soltanto con la parte a prestito ma anche con la parte a fondo perduto” spiega il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, mentre il deputato di LeU Stefano Fassina spiega: “La proposta della Commissione europea è un passo avanti sul piano politico e un utile contributo all’economia. La svolta politica ed economica – conclude – può però arrivare soltanto dalla Bce attraverso un significativo ed asimmetrico ampliamento degli acquisti e la sterilizzazione dei Titoli di Stato acquistati dalle banche centrali nazionali”. E non mancano anche i riferimenti rivolti all’opposizione. Il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci scrive su Facebook: “Mi aspetto una sincera presa d’atto anche da parte di Salvini e Meloni, che in Europa hanno sempre votato insieme agli avversari dell’Italia”. “Ora l’Europa c’è – evidenzia l’eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino -. Alla faccia dei no-euro e dei sovranisti di casa nostra”.