Torino, 25 ott. (LaPresse) – Dieci vittorie stagionali, undici pole position e sei volte il più veloce in pista. Sono questi i numeri di una stagione forse irripetibile per Lewis Hamilton, capace di conquistare il suo terzo titolo mondiale, il secondo consecutivo, al volante di una Mercedes che, nonostante gli ottimi progressi della Ferrari, si è confermata la scuderia da battere anche nella stagione 2015 di Formula Uno. Se però l’anno scorso il trionfo del britannico era stato assai più sofferto ed era maturato solo nell’ultima gara ad Abu Dhabi al termine di un duello ‘fratricida’ con l'(ex)amico e compagno di squadra Nico Rosberg, il successo iridato 2015 non è praticamente quasi mai stato messo in discussione, in una cavalcata trionfale cominciata nella gara inaugurale, in Australia, e culminata ad Austin, in Texas, nel primo match point a disposizione, con ben tre gare d’anticipo. Con questo trionfo Hamilton sale a quota tre titoli Mondiali piloti, raggiungendo miti del calibro di Jack Brabham, Jackie Stewart, Niki Lauda, Nelson Piquet e, soprattutto, Ayrton Senna, il suo idolo da bambino, superato in occasione del Gran Premio di Russia anche nel numero di vittorie conquistate (42). Ovvero le stesse di Vettel e inferiori solo a due mostri sacri come Prost e Schumacher.
F1, la cavalcata di Hamilton verso il terzo titolo mondiale
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Torino, 25 ott. (LaPresse) – Dieci vittorie stagionali, undici pole position e sei volte il più veloce in pista. Sono questi i numeri di una stagione forse irripetibile per Lewis