Milano, 19 mag. (LaPresse) – Il 60% dei bambini ha il primo cellulare tra i 10 e gli 11 anni e inizia la ‘vita in rete’ tra gli 11 e i 12 anni. L’eccessivo ‘screen-time’ favorisce la sedentarietà, l’isolamento, il sovrappeso e si associa a problematiche depressive nei giovani. L’80% dei bambini al di sotto dei 2 anni utilizza congegni elettronici. Sono i principali dati che emergono dallo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Pediatrics dal dipartimento Salute Donna e Bambino dell’Università di Padova, con l’endorsement della Società Italiana di Pediatria. Il documento, dal titolo, la ‘Salute dei Giovani e Stili di Vita: la Carta di Padova’, riporta le informazioni scientifiche disponibili sul ruolo degli stili di vita nei bambini e negli adolescenti. In tal senso, come riferisce il professor Eugenio Baraldi, coordinatore del documento: “Investire sulla salute dei giovani è una priorità globale per prevenire le malattie croniche non trasmissibili (cardiovascolari, tumori, respiratorie, diabete, obesità, salute mentale), che causano ogni anno il 70% delle morti premature e assorbono la maggior parte delle risorse dei servizi sanitari”.
Salute: studio, primo cellulare a 10 anni per 6 bimbi su 10
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