Il presidente ucraino Zelensky riconosce che la situazione nell’Est dell’Ucraina è molto difficile. “Come previsto, la situazione nel Donbass è molto difficile: gli occupanti hanno concentrato tutta l’artiglieria, il massimo delle riserve nel Donbass. Ci sono attacchi missilistici e attacchi aerei – tutto. Stiamo proteggendo la nostra terra nel modo consentito dalle nostre attuali risorse di difesa. Stiamo facendo tutto per aumentarle. E le aumenteremo” perché il “Donbass sarà Ucraina e, anche se la Russia porterà distruzione e sofferenze, noi ricostruiremo tutto” e “non ci saranno alternative alle nostre bandiere ucraine”, ha detto in un video messaggio postato sui social.
IN AGGIORNAMENTO
8h32 Ucraina: Mosca chiude confini regione Kherson con aree controllate da Kiev
Mosca ha chiuso i confini della regione di Kherson con le aree controllate dell’Ucraina da Kiev per “motivi di sicurezza”. Lo riporta Ria Novosti citando il vice capo dell’amministrazione militare-civile della regione, Kirill Stremousov. “Attraversare il confine dalle regioni di Mykolaiv e Dnipropetrovsk – sottolienea – è molto pericoloso, visti i bombardamenti sistematici dei militanti ucraini. Dopo l’ultimo bombardamento, i civili finiti nella zona cuscinetto sono morti dalla loro parte. Pertanto, sconsigliamo di recarsi in Ucraina, per qualsiasi motivo. Riceviamo informazioni secondo cui uomini scompaiono e vengono immediatamente portati nell’esercito come carne da cannone”.
7h59 Ucraina: intelligence Gb, conquista Lyman strategica per offensiva Donbass
Le forze russe hanno probabilmente conquistato la maggior parte della città di Lyman, in quella che sembra una probabile operazione preliminare per la fase successiva dell’offensiva nel Donbass. È quanto emerge nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence britannica sul conflitto in Ucraina. “Lyman – spiega l’intelligence – è strategicamente importante perché è sede di un importante nodo ferroviario e garantisce accesso di un’importante ferrovia e ponti sul fiume Seversky Donets”. “Nei prossimi giorni – aggiunge -, è probabile che le unità russe nell’area diano la priorità all’attraversamento forzato del fiume. Per ora, lo sforzo principale della Russia rimane probabilmente a 40 km a est, intorno alla sacca di Sieverdonetsk, ma una testa di ponte vicino a Lyman darebbe alla Russia un vantaggio nella potenziale fase successiva dell’offensiva del Donbass, quando probabilmente cercherà di avanzare nelle città chiave ucraine nell’oblast’ di Donetsk, Sloviansk e Kramatorsk”.
7h00 Lega: Salvini, io a Mosca? Andrei anche a Kiev
“Allo scoppio della guerra e nei mesi a seguire abbiamo approvato e sostenuto ogni aiuto possibile al popolo ucraino aggredito. Entrati nel quarto mese di guerra, e dopo almeno 30.000 vittime su entrambi i fronti, pensiamo che il prolungarsi del conflitto avrebbe costi enormi in termini di vite, farebbe aumentare in modo drammatico la povertà – anche in Italia – e genererebbe forti squilibri e tensioni nel mondo. È mio dovere fare di tutto per cercare di dare un contributo per il raggiungimento di una pace giusta, usando l’arma più forte: la diplomazia. Un grande padre della nostra Costituzione, Giorgio La Pira, nel momento più critico della guerra fredda, ebbe il coraggio di andare a Mosca per parlare di pace. Di pace parla da sempre Papa Francesco, il ritorno al dialogo lo chiede ormai la grande maggioranza degli italiani, certo per me sarebbe più comodo stare in famiglia”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista a La Stampa sulla sua decisione di andare a Mosca. Per quanto riguarda un’eventuale tappa a Kiev, Salvini risponde: “Ne sarei felice e sono in contatto con diversi esponenti ucraini, dopo averne ripetutamente incontrato anche ambasciatore e console: sono stato il primo leader italiano ad andare di persona sul confine tra Polonia e Ucraina portando aiuti umanitari, per toccare con mano il dramma dei profughi. Mi fa piacere che il mio esempio sia stato poi seguito da altri”.