Un morto e un ferito trasportato all’ospedale Santo Spirito di Pescara. È questo il bilancio della sparatoria avvenuta nella serata di lunedì 1 agosto, a pochi metri dal centro cittadino, sulla strada Parco del capoluogo adriatico. A sparare sarebbe stato un uomo, con il volto coperto da un cappuccio poi scappato a bordo di uno scooter, forse con l’aiuto di un complice. Sul posto il personale medico del 118. L’area è stata transennata dalla polizia che procede nelle indagini. Sul luogo della sparatoria sono arrivati anche il questore di Pescara Luigi Liguori, il dirigente della squadra mobile Gianluca Di Frischia e il sindaco Carlo Masci, ipotizzando un regolamento di conti.
È in condizioni molto gravi e sarà operata d’urgenza la persona rimasta ferita davanti al Bar del Parco sulla strada parco a Pescara, in cui è rimasto ucciso un uomo. Gli inquirenti chiariscono che le vittime sono italiane, una di Pescara e una di Francavilla e non straniere. L’agguato è avvenuto attorno alle ore 20 davanti al bar del Parco a pochi metri dal centro cittadino. I testimoni hanno raccontato che un uomo con il volto coperto ha sparato 2 colpi di pistola. Una delle 2 vittime colpite è morta, l’altra anche se coperta di sangue si è rialzata ed è stata poi soccorsa dal personale del 118 e trasportata in codice rosso all’ospedale.
“Le modalità sembrano sicuramente da regolamento di conti. Chi ha sparato è un professionista, non è uno che ha improvvisato” ha detto a LaPresse Carlo Masci, sindaco di Pescara, riferendosi a quanto accaduto a pochi metri dal centro cittadino del capoluogo abruzzese. Un uomo, con il volto coperto, ha sparato a 2 uomini, di origine italiana, ed è poi fuggito con uno scooter. Uno dei due è morto, l’altro, ferito gravemente, è sottoposto ad intervento chirurgico all’ospedale civile pescarese.
“È arrivato con il motorino, lo ha lasciato lontano, è entrato nell’area antistante il bar e ha sparato a sangue freddo. Incredibile” ha aggiunto il primo cittadino. L’uomo che è morto avrebbe tra i 55 e i 60 anni e sarebbe pescarese. “Questo è un episodio che ha un livello più alto di delinquenza – ha sottolineato Masci – È diverso da tutti quelli che si sono verificati negli ultimi tempi e ci richiama un po’ al periodo della banda Battistini e dell’omicidio Ceci – ha concluso il sindaco – Anche lì ci fu un omicidio mirato”. Il primo cittadino fa riferimento all’omicidio del 20 gennaio 2012 quando Italo Ceci, 60 anni, pregiudicato ex banda Battistini, nota nel pescarese per le rapine, venne ucciso a colpi di pistola mentre chiudeva il suo negozio in pieno centro a Pescara.
“Sta finendo il mondo ragazzi. Solo Dio ferma questo”. È il commento di Yelfry Rosado Guzman, il cuoco 23enne raggiunto da 5 colpi di pistola il 10 aprile mentre lavorava nel ristobar di piazza Salotto a Pescara, riferendosi a quanto accaduto nel capoluogo adriatico.