Due video inchiodano Giandavide De Pau, l’omicida di Prati. Nel primo, di 14 minuti, l’uomo azione la videocamera del proprio smartphone e riprende i rapporti sessuali avuti con le due cittadini cinesi, nell’appartamento di via Augusto Riboty. Nel secondo, di 42 minuti, il cellulare cade a terra e mentre la telecamera resta attiva, avviene il massacro delle due donne. L’immagine è fissa sulle scarpe dell’uomo, ma l’audio fissa le grida e tutto l’orrore dei delitti prima della fuga dell’uomo. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Mara Mattioli, che ha convalidato il fermo e disposto il carcere per il 51enne, come chiesto dalla Procura. I due video sono stati registrati il 17 novembre, alle ore 10.23 e alle 10.38 e “documentano – si legge nell’ordinanza – in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con le due donne, mandando via altri clienti”.
“La dinamica di quanto avvenuto all’interno dell’appartamento di via Riboty è pienamente provata dal contenuto dei video rinvenuti nel telefono cellulare dell’indagato – si aggiunge – che smentiscono integralmente la versione dallo stesso fornita circa la presenza di un presunto uomo armato che avrebbe aggredito le due donne e minacciato lui con una pistola. I video infatti non solo documentano l’aggressione da parte dello stesso indagato ma anche l’assenza di qualsiasi altro soggetto all’interno dell’appartamento, come preteso dallo stesso indagato che aveva fatto mandare via tutti i clienti per rimanere solo con le due donne”.