Continuano a infuriare le polemiche per il ritardo nei soccorsi all’hotel Rigopiano di Farindola, nel pescarese, travolto da una slavina dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. La richiesta di aiuto è infatti partita dal resort 11 ore prima che la valanga distruggesse tutto. La mattina di mercoledì, alle 7, l’amministratore della struttura Bruno Di Tommaso aveva inviato una mail a prefettura, provincia di Pescara, polizia e sindaco di Farindola segnalando la situazione “che a causa degli ultimi eventi è diventata preoccupante”. “In contrada Rigopiano ci sono circa 2 metri di neve e nella nostra struttura al momento 12 camere occupate (oltre al personale) – scriveva Di Tommaso -. Il gasolio per alimentare il gruppo elettrogeno dovrebbe bastare fino a domani, data in cui ci auguriamo che il fornitore possa effettuare la consegna. I telefoni invece sono fuori servizio. I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all’aperto. Abbiamo cercato di fare il possibile per tranquillizzarli ma, non potendo ripartire a causa delle strade bloccate, sono disposti a trascorrere la notte in macchina. Con le pale e il nostro mezzo siamo riusciti a pulire il viale d’accesso, dal cancello fino alla SS 42. Consapevoli delle difficoltà generali, chiediamo di predisporre un intervento al riguardo. Certi della vostra comprensione, restiamo in attesa di un cenno di riscontro”. “Che avrebbe nevicato in quelle zone si sapeva da settimane. Perché qualcuno non ha mandato prima i mezzi di soccorso?”, chiedo conto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. “In questi giorni contraddistinti dal dolore ma anche dalla speranza, in cui i soccorritori impegnati a Rigopiano possono e devono essere considerati dei veri e propri eroi, in molti si sono chiesti se tutto questo poteva essere evitato. Noi abbiamo un dovere ed è quello di verificare quanto accaduto, se vi siano delle responsabilità, se qualcuno non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare, se c’è un sistema che non funziona come dovrebbe, un sistema che magari è stato depotenziato”, ha fatto eco la parlamentare di Forza Italia Mara Carfagna. “Attenzione a scatenare già adesso questa voglia di trovare capri espiatori”, ha ammonito il premier Paolo Gentiloni, “la magistratura ci darà i risultati dei suoi accertamenti sui ritardi. Ma è bene che adesso prevalga la compassione”.
Rigopiano, richiesta di aiuto 11 ore prima della slavina
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