Il candidato centrista alle presidenziali, Emmanuel Macron, ha ricevuto l’appoggio di 160 esponenti socialisti vicini al presidente François Hollande, tra cui ministri di Esteri, Economia e Finanze, Agricoltura, Lavoro. In un editoriale di Le Monde, i firmatari dell’appoggio al 39enne sottolineano che il ballottaggio del prossimo 7 maggio con la leader dell’ultradestra Marine Le Pen “impone di decidere senza ambiguità” tra una Francia “aperta e forte” o “chiusa e ripiegata”. La vittoria di Le Pen, aggiungono, indebolirebbe economicamente il Paese, lo isolerebbe a livello diplomatico e costituirebbe la fine dell’Unione europea con tensioni senza precedenti fra i suoi membri.
“E’ nostro dovere evitare questo incubo al nostro Paese, votando per Macron”, affermano. “Diamo il nostro appoggio deciso e ragionato come socialisti. Ci guida l’interesse generale”, scrivono nel documento, firmato il giorno dopo che il presidente francese François Hollande ha annunciato il proprio sostegno al suo ex ministro dell’Economia e ha chiesto ai francesi di votarlo in funzione anti estrema destra. I firmatari della lettera si dicono fedeli ai principi di una Repubblica “sociale e laica”, “all’ideale europeo” e concludono che la lotta promessa contro il Front National sarà condotta “in nome di questa identità politica”.