A inizio 2016 gli Stati Uniti recludevano 2.145.100 persone nelle loro 4.575 prigioni (locali, statali, federali, private a vario livello). Il tasso detenzione degli Usa era di 666 detenuti ogni 100 mila abitanti, il più alto al mondo. Così come tra le più alte nel mondo occidentale è la percentuale di donne detenute, il 9,7% della popolazione reclusa. Nel 2008, quando Obama divenne presidente, il tasso di detenzione era pari a 755 detenuti ogni 100 mila abitanti. Trump eredita una situazione penitenziaria meno pesante, ma se gli impegni elettorali saranno mantenuti è da prevedere un aumento importante della popolazione detenuta.
Al secondo posto per numero assoluto di persone recluse c’è la Cina, con oltre 1.600.000 di detenuti – senza contare quelli in custodia cautelare e in detenzione amministrativa, con cui si dovrebbero superare i 2.300.300. Al terzo posto per numero assoluto c’è la Russia, con 630.155 detenuti (1.1.2017) e un tasso di detenzione pari a 436 detenuti per 100.000 abitanti (il più alto in Europa). Al quarto posto troviamo il Brasile, con oltre 600.000 detenuti nelle sue 1.424 carceri e un tasso di detenzione che supera di poco i 300 detenuti ogni 100.000 abitanti.
Il quinto posto nella classifica di chi ha più detenuti va all’India, con 419.623 unità ad inizio 2016, ma ciò è dovuto alle dimensione della sua popolazione, poiché il tasso di detenzione è molto basso, anche rispetto alla media dei Paesi Ue (33 detenuti ogni 100 mila persone, contro circa 150 nei paesi del Consiglio d’Europa). Il numero di detenuti nel mondo è superiore ai 10 milioni. Un numero approssimato per difetto e che non tiene conto dei migranti reclusi nei centri amministrativi.