Si dice che i catalani rispondano con entusiasmo a tutte le chiamate ed infatti oggi è difficile camminare tra le strade di Barcellona: nonostante l’inclemenza del tempo, la Liga, la Settimana Santa e la campagna elettorale un tappeto di persone si è riversato sulle ramblas per la festa del libro di carta. Si, il libro di carta. E’un’antica tradizione posta sotto la protezione di San Giorgio: gli uomini regalano alle donne una rosa e le donne ricambiano con un libro. “Sant Jordi è la festa civica per eccellenza. In quale posto del mondo si regalano rose e libri se non a Barcellona? Facciamo di questo il nostro simbolo”, dice Mateu Hernandez, direttore generale di Barcelona Global.
E dall’Italia arriva una risposta e un contributo: la Grimaldi ha organizzato, per la decima volta, l’ormai famosa nave dei libri. Partita nella notte del 20 aprile, dal porto di Civitavecchia, la nave è arrivata nella capitale catalana piena di scrittori, musicisti, giornalisti ed amanti della cultura. A bordo, il famoso storico inglese Donald Sassoon e il grande antropologo francese Marc Augé che nei loro libri, tradotti in oltre venti Paesi del mondo, hanno più volte trattato il tema della crisi. I due autori hanno presentato in nave i loro due ultimi lavori: “Sintomi Morbosi” (Donald Sassoon) e “Momenti di felicità” e “Chi è dunque l’altro” (Marc Augé). “Il tema dei dibattiti che abbiamo proposto in nave – spiega Sergio Auricchio, ideatore dell’iniziativa ed editore di “Leggere: tutti” – punta a mettere in evidenza proprio la forte identità culturale che lega i Popoli, prioritaria e accompagnatrice indispensabile di argomentazioni, economiche, sociali e politiche: “La Cultura salverà l’Europa”. Attraverso il sapere si può giungere a quello spazio europeo nel mondo che moneta e commercio, da soli, non sono o stati in grado di aprirsi”.
A bordo, insieme ad Augé e Sassoon, Giordano Bruno Guerri, giornalista, storico e presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, con il suo ultimo libro “Disobbedisco. Cinquecento giorni di rivoluzione – Fiume 1919-1920”(Mondadori), Gaetano Savatteri, noto autore e giornalista televisivo con il suo ultimo giallo “Il delitto di Kolymbetra (Sellerio). Ad allietare il viaggio una pièce teatrale del brillante Gino Manfredi che ha messo in scena, con Silvia Scapinelli, un immaginario dialogo tra Giacomo Leopardi e sua madre scritto da Gianni Zagato.
Nella programmazione a bordo anche la presentazione delle opere di Vittorio Russo (Equatore), Silvia Scapinelli (La grammatica dei sentimenti), Maria Cristina Alfieri (Fammi luce), Antonio Campanile (Fantastorie. Incontri immaginifici tra memoria e futuro), Assunta Gneo (Si chiama Vittoria), Maria Teresa Cipri (Uomini), Antonio Sangineto (Il futuro nascosto), Loredana D’Alfonso (L’equilibrista del tempo), Angela Redavid (Io come moneta) Renato Bernardi (La Nutriscienza – Ricette per vivere bene).
E a Barcellona è sbarcata anche la musica italiana nella persona del cantautore (e medico chirurgo) Mimmo Locasciulli che ha da poco festeggiato i suoi quaranta anni di carriera. Presentato da frizzante Elisabetta Castiglioni, si racconta nel suo libro “Come macchina volante “(Castelvecchi): dal debutto al Folkstudio, negli anni Settanta, ai lavori con Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri e altri importanti artisti nazionali e internazionali fino alla produzione di Lolli e Haber.
Oggi, nel colorato caos della festa di San Giorgio, l’appuntamento verde, bianco e rosso è all’Istituto Italiano di Cultura: Gino Manfredi metterà in scena una Intervista immaginaria a Gioacchino Rossini (testi di Gianni Zagato e musiche di Gioacchino Rossini) che si concluderà con la degustazione del “Risotto alla Rossini” preparato dallo chef Renato Bernardi, e con brevi concerti di LocasciullI e di tre gruppi musicali provenienti dalla Sardegna: Malasorti, il quintetto Jazz Rizoma e Coesta Oest A Llevant, con il cantautore Davide Casu.