A scuola il 14 settembre, su tutto il territorio italiano. C’è finalmente l’accordo tra le Regioni e il Governo, dopo giorni di tensioni e polemiche. Las conferma al termine di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata presieduta dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. Presenti presso la sede del Dipartimento Affari regionali la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il sottosegretario all’ambiente, Roberto Morassut; collegati in videoconferenza la viceministra dell’istruzione, Anna Ascani, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, i presidenti di Regione, il presidente Anci, Antonio Decaro, il presidente Upi, Michele De Pascale, i sottosegretari e viceministri competenti dei provvedimenti all’ordine del giorno. La Conferenza Unificata ha espresso parere favorevole alle linee guida relative al Piano Scuola 2020/2021 – Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di istruzione.
Via libera quindi alle linee guida dopo settimane di trattative estenuanti, e non ancora terminate del tutto: il presidente della Campania De Luca ha già comunicato che non firmerà. Ci saranno test a campione per gli studenti, i professori, studenti e tutto il personale scolatico. Si prevede nel protocollo una diminuzione delle distanze tra gli studenti inizialmente prevista: un metro tra tra le teste dei ragazzi, con spazio per qualche fila di banchi in più. Uso della mascherina con possibilità di alleggerire obbligo rivalutando la situazione a fine agosto.