Torino, 14 gen. (LaPresse) – Che cosa accomuna due vite apparentemente inconciliabili? Quella di un’artista da 87 milioni di copie vendute e 52 anni di carriera alle spalle come Stevie Wonder e quella del leader dei diritti civili Martin Luther King? Stevie Wonder fa parte di quella ristretta categoria di artisti di cui tutti conoscono e amano almeno una canzone, ma il fatto che la sua musica sia ormai parte integrante della cultura pop ha depotenziato la sua figura. Pochi sanno che Wonder e una sua canzone furono determinanti nello sbloccare il processo che portò all’istituzione del Martin Luther King Jr. Day.
Come è possibile che un cantante pop e la sua musica abbiano avuto la forza di cambiare le sorti di una battaglia combattuta senza successo per un decennio tra i banchi del Congresso degli Stati Uniti? Stevie Wonder e Martin Luther King avevano in comune una visione e un sogno: mettere in atto una pacifica rivoluzione capace di cambiare il Sistema dall’interno.
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