È esplosa la rabbia delle comunità colpite dall’alluvione provocata dalla Dana, che ha devastato soprattutto la regione spagnola di Valencia. Centinaia di persone hanno contestato il re Felipe VI e la regina Letizia, il primo ministro Pedro Sanchez, e il governatore regionale Carlos Mazón che si erano recati in visita alla città martoriata di Paiporta. Al grido di “Assassini, assassini!” sono stati lanciati contro di loro fango e pale. La Guardia Civile, insieme agli agenti di polizia, ha improvvisato un cordone di sicurezza per contenere la folla agitata. Sanchez è stato fatto allontanare in tutta fretta su un convoglio di auto, una di queste con il lunotto posteriore distrutto dai presenti. Il re, sporco di fango, ha cercato di calmare gli animi parlando con i contestatori e cercando di comprendere le ragioni di chi accusava le autorità per il ritardo negli aiuti. Anche Letizia ha abbracciato e conversato con alcuni presenti, prima di scoppiare in lacrime. È allora che uno dei manifestanti le si è avvicinato, consolandola: “Non è colpa sua, signora”. Ma la tensione è rimasta tale che i reali hanno deciso di sospendere la loro visita e di rimandarne un’altra, inizialmente programmata a Chiva.
Impassibile il governatore della regione di Valencia, Carlos Mazón, che in un post sul social X ha scritto: “Capisco l’indignazione sociale e ovviamente rimango a riceverla. È un mio obbligo politico e morale. L’atteggiamento del Re questa mattina è stato esemplare”. Mazon ha poi rivisto Sanchez alla riunione del Cecopi, il Centro di Coordinamento Operativo Integrato, al termine della quale il premier ha detto: “Vorrei esprimere la nostra solidarietà e il riconoscimento dell’angoscia, della sofferenza e del bisogno di certezze di molti residenti di Paiporta e del resto di Valencia ma rifiutiamo qualsiasi tipo di violenza come quella che abbiamo visto oggi”. Ha poi ribadito: “L’obiettivo principale è salvare vite umane, recuperare i corpi di coloro che potrebbero essere morti in questa tragedia e cercare di ricostruire“.
Intanto sono continuate le ricerche dei dispersi nelle aree ancora invase dal fango, soprattutto quelle sotterranee come i parcheggi, paragonati dai soccorritori a “cimiteri”. Il bilancio provvisorio dei morti è salito a 217, mentre sul sud della Spagna si attendono nuove piogge. L’Agenzia Meteorologica Statale spagnola (Aemet) ha emanato un’allerta rossa per la costa sud di Valencia dove sono attese di nuovo forti piogge.