La conferma è arrivata direttamente da Carlo Ancelotti nel corso dell’ultima conferenza stampa prima del match che vedrà il Real Madrid affrontare il Galatasaray; Cristiano Ronaldo, affaticato dopo i lunghi impegni con la nazionale (quattro gol in due partite alla Svezia per conquistare la qualificazione al Mondiale) e in campionato, non giocherà. La motivazione è un acciacco alla coscia che lo ha costretto alla sostituzione al 54′ della partita contro l’Almeria vinta dal Real per 5-0: in realtà si tratta di un minimo e comprensibile turnover per un giocatore che fino a questo momento sta facendo la differenza e che sembra davvero in grado di conquistare quel Pallone d’Oro che France Football e Platini vorrebbero assegnare a Ribery e che Messi non sembra in grado di poter riconquistare per via dei problemi fisici che ultimamente lo hanno tenuto lontano dal campo da gioco.
Ancelotti dall’altra parte del campo ritrova un collega e un avversario che ben conosce: lui e Mancini (nella foto in uno scatto di repertorio di quando ancora allenavano in Italia prima dell’esperienza comune in Inghilterra) si sono affrontati da giocatori, da allenatori e ora vivono la condizione privilegiata di italiani strapagati che vivono e lavorano all’estero. Mancini è stato chiamato al posto di Terim per rilanciare un Galatasaray che ha speso molto e reso poco fino a questo momento. Il Real, dal canto suo, pur senza mai convincere e conquistare completamente i suoi esigentissimi tifosi, è su tutti gli obiettivi: al posto di Ronaldo, 14 gol in questa stagione, gioca uno dei giovani più sensazionali della squadra merengue, Jesé Rodriguez, 20 anni, un vero fenomeno in fase evolutiva.
Mancini è arrivato a Istanbul proprio per ‘colpa’ del Real e di Ancelotti, senza quel 6-1 nel match d’andata subito dai turchi chissà come sarebbero andate le cose. In campo stavolta invece i punti sono pesanti per tutti: per il Real che vincendo si qualifica ma pareggiando non sarebbe certo del primo posto; per il Galatasaray che ha solo un punto in più della Juventus e che perdendo rischia di restare fuori da tutto. Un girone che sembrava equilibrato e combattuto e che con il passare delle settimane è diventato un bel rebus.
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