Sidney (Australia), 15 ott. (LaPresse/EFE) – La polizia australiana sta indagando su un bambino di 12 anni per i suoi rapporti con un gruppo di giovani legato all’autore dell’attacco di due settimane fa a un commissariato di Sidney, in cui un dipendente civile della polizia è rimasto ucciso. Lo hanno riferito i media locali. “Ci dispiace che un bambino di 12 anni sia coinvolto in queste indagini”, ha detto martedì il capo della polizia federale Andrew Colvin, parlando all’emittente australiana Abc. Il nome del ragazzino fa parte di una lista di 18 persone a cui a marzo è stato vietato di comunicare con il presunto terrorista Ahmad Saiyer Naizmand, che a dicembre si dichiarò colpevole di avere rubato il passaporto del fratello, arrestato a Dubai ed estradato in Australia.
Tra i 18 giovani c’è anche il 18enne arrestato dopo l’attacco al commissariato, compiuto da un ragazzo di 15 anni ucciso dalla polizia dopo il suo assalto. Il ministro della Giustizia Michael Keenan ha ricordato, parlando alla tv australiana, che i gruppi jihadisti usano i social network per reclutare giovani militanti e che i loro messaggi estremisti hanno un forte impatto sugli adolescenti. Il ministro non ha però voluto dire quanti ragazzi sotto i 14 anni siano sotto inchiesta, poiché “non è appropriato” dare informazioni simili.
Australia, 12enne coinvolto in indagine attacco a commissariato Sidney
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Sidney (Australia), 15 ott. (LaPresse/EFE) – La polizia australiana sta indagando su un bambino di 12 anni per i suoi rapporti con un gruppo di giovani legato all’autore