Con il Pd si parla di “temi, ma non di inciuci”. E la Lega? “Nessun contatto per ora, ma lavoravamo così bene….”. Sergio Battelli, presidente M5S della Commissione per le Politiche Ue della Camera e tesoriere del gruppo, è uno degli uomini più vicini a Luigi Di Maio. Rocker per diletto, è un genovese doc che da sempre intrattiene ottimi rapporti con Beppe Grillo, ma anche con l’ala ‘dibattistiana’. “Siamo in questa condizione non per nostra volontà, non rinnego nulla di questi 14 mesi con il Carroccio”, spiega al telefono con LaPresse, dopo giorni febbrili passati tra telefonate e conclavi nei palazzi.
Come vede questa trattativa con i dem?
È iniziato il dialogo, ma abbiamo sempre lo stesso approccio: parliamo di temi con i nostri 10 punti. L’assemblea ha dato mandato per aprire non un inciucio, per parlare con i capigruppo Pd. Andiamo avanti step by step, ma siamo ancora in fase embrionale…
Qual è la vostra condizione imprescindibile per l’accordo?
Io dico che abbiamo messo le carte in tavola, in primis il taglio dei parlamentari perché siamo ad un passo da una svolta epocale, basta solo un voto. Vediamo se c’è convergenza con il Pd, se ci sono dei gruppi responsabili si può trovare una soluzione su questo nuovo asse. Non voglio sentire parlare di poltrone e di forni, andiamo avanti con le tematiche utili per il Movimento, ma per il Paese…
Siete ancora scottati dalla rottura con la Lega? Per alcuni il canale rimane socchiuso…
Salvini ha giocato a poker, d’azzardo sulla pelle degli italiani.
Ha fatto rotture e retromarce, lo trovo ingiusto, perché ci sono gli italiani. Senza lo strappo l’avventura poteva proseguire senza problemi, con qualche difficoltà, ma che non venivano da divergenze parlamentari. È stato uno choc per tutti. Mi sarebbe piaciuto andare avanti con la Lega, perché stavamo lavorando beneà Contatti? Non so nulla…
Il voto anticipato per lei è ancora un pericolo?
Noi siamo pronti a qualunque evenienza. Se Mattarella non sarà convinto si andrà al voto, anche se credo che gli italiani vogliano vedere i risultati di legislatura. Non è il mio scenario preferito votare, ma non sono inciuci segreti. Il tempo è poco, Mattarella ha le carte della situazioneà
Quanto ha contato Beppe Grillo nella scelta di aprire al Pd?
Beppe ha fatto quei due post a modo suo, e come noi parla di tematiche, quando ha visto che precipitava tutto ha fatto i suoi appelli, per noi è sempre molto importante. Il punto è: se ho dei temi fondamentali vado avanti, ci provo…
Lei è un musicista: che musica potreste suonare con Zingaretti?
Non lo so, io sono un solista (ride)…Il M5S comunque è diverso dagli altri partiti e lo ha dimostrato.