Arrivato al Mondiale in tromba, superando senza grandi difficoltà la Croazia, la Serbia e la Scozia nel girone di qualificazione europeo, il Belgio è uno dei team atteso con maggiore curiosità a questa fase finale. Talenti giovanissimi, una qualità di gioco a centrocampo assolutamente straordinaria grazie alle qualità di Hazard, Witsel e Fellaini, una difesa rinforzata dall’esperienza di Kompany, la potenza di Romelu Lukaku davanti e in porta Thibaut Curtois, quello che al momento è considerato uno dei migliori estremi difensori del mondo.
Il Belgio è davvero una grandissima squadra che si presenta al Mondiale dopo dodici anni di assenza e l’entusiasmo di chi vuole dimostrare molto. Il tecnico, Marc Wilmots si è limitato a mettere ordine e a canalizzare tutta questa energia: “Sono giovani ed entusiasti – dice il CT dei diavoli rossi – e questo è certamente un bene, ma bisogna anche sapere mettere ordine. In questi due anni ho provato a spiegare ai ragazzi che il collettivo va sempre molto al di sopra delle qualità del singolo. E credo di esserci riuscito”.
Il primo test è contro l’Algeria, forse la meno brillante tra le squadre africane che si presentano a questa fase finale del Mondiale oltre tutto in un girone molto equilibrato che ha nella Russia di Capello una certezza e nella Corea del Sud un elemento apparentemente ancora da decifrare.
I diavoletti d’oro, così sono stati soprannominati i ragazzi tremendi della nazionale belga si dicono fiduciosi: “Onestamente anche noi siamo molto curiosi di capire quanto siamo cresciuti e fino dove possiamo arrivare”. Al momento un risultato lo hanno già ottenuto: nonostante un attacco atomico, dopo la Spagna, sono la difesa che ha subito meno gol in Europa. Appena quattro in otto partite e senza una sola sconfitta. Un bel merito…
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