La Russia, gigantesca papera di Akinfeev a parte, non ha lasciato una impressione indelebile dopo il suo esordio con una Corea del Sud sempre molto precisa e ordinata tecnicamente ma certo non dotata di un attacco letale. A fine gara anche Fabio Capello era abbastanza perplesso dalla prestazione dei suoi: “Mi sarei aspettato maggiore personalità…”. La dovrà certamente pretendere nella partita contro il Belgio che a questo punto diventa decisiva soprattutto per la Russia che in un girone non trascendentale rischia di doversi affidare all’ultimo match contro l’Algeria per strappare il tagliando degli ottavi. E anche i nordafricani sono squadra tutt’altro che comoda, il Belgio che ci ha vinto soffrendo e in rimonta ne sa qualcosa.
Dando un’occhiata ai precedenti spicca che il Belgio con la Russia è imbattuto, per lo meno da quando non esiste più l’URSS, tre partite con due vittorie e un pareggio da parte dei diavoli rossi. Una di queste vittorie arrivò nel mondiale di Corea e Giappone per 3-2 e fu proprio l’attuale CT belga Marc Wilmots a segnare il gol della vittoria. L’ultimo precedente risale a un’amichevole giocata nel 2010 e vinta dal Belgio 2-0 grazie a una doppietta di Lukaku.
Proprio l’asso di origine africana è stata la grande delusione della partita con l’Algeria: un’ora di gioco e nemmeno un pallone giocato. Le cose sono cambiate con la sua sostituzione mentre Fellaini, che ha deluso contro il Manchester United come il resto della squadra senza segnare mai nemmeno un gol, in cinque minuti ha marcato la rete che gli vale il primo sigillo mondiale. Da sottolineare un altro aspetto che riguarda Courtois. Con lui in porta, pur subendo qualche gol (non molti) il Belgio non perde mnai, dodici vittorie e sei pareggi per quello che a oggi è l’esordiente più giovani tra i portieri della storia del calcio belga.
[better_feeds proceeding=”Belgio – Russia” description=”Pari/dispari”]15559056,15559057[/better_feeds]