È questione di ore per il cda del gruppo Benetton, in programma oggi, martedì 28 maggio, che dovrà approvare i risultati finanziari 2023 in vista dell’assemblea del 18 giugno. L’attenzione su cosa accadrà nel board previsto nel primo pomeriggio a Ponzano Veneto (Treviso), sede del quartier generale della azienda di abbigliamento, è focalizzata su cosa farà il presidente Luciano Benetton che sabato scorso ha dato la notizia choc di una grave perdita netta nel bilancio 2023, un rosso da 230 milioni. “D’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato. Saremo attorno ai 100 milioni”, ha detto in una intervista al Corriere della Sera Luciano Benetton spiegando “mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale”.
“Per fortuna – ha spiegato Luciano Benetton sempre al Corsera -avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. Ma ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità”.
Oltre alle mosse del fondatore della azienda, che ha fatto la storia del tessile e della moda, c’è poi la questione del ceo del gruppo, Massimo Renon, finito indirettamente sotto accusa, anche se Benetton non lo ha nominato nell’intervista di sabato. Toccherà ora ad Alessandro Benetton, fondatore di 21 Invest, realtà che opera nel mercato italiano dei fondi d’investimento e dal 2022 presidente di Edizione cui fa capo il 100% di Benetton Group, affrontare i nodi in cda.
“Grande preoccupazione” è stata espressa dai sindacati per la volontà di lasciare il gruppo annunciata da parte del fondatore Luciano Benetton, quello sì uno choc, più della perdita di bilancio 2023 con i disavanzi di bilancio già presenti in anni passati. Col fiato sospeso ci sono 1060 dipendenti fra Castrette e Ponzano, fra impiegati e operai di cui – spiegano i sindacati – Luciano Benetton finora è stato il garante. Come conferma Giampiero Gregnanin, segretario generale Uiltec Veneto, che a LaPresse aggiunge: “Serve una ripartenza con un nuovo progetto industriale credibile e con un nuovo management per difendere questa azienda che ha fatto la storia dell’Italia e del Veneto”.
Il prossimo 18 giugno poi è in calendario l’assemblea dei soci di Benetton Group, a seguito della quale l’azionista Edizione introdurrà la necessaria discontinuità nella gestione manageriale della società, hanno fatto sapere nelle scorse ore fonti vicine al gruppo Benetton, specificando che “sarà dunque avviato un piano di riorganizzazione e di rilancio di Benetton Group”, con la precisazione che “va chiarito infine che la situazione contabile di Benetton Group non presenta un buco di bilancio, ma nei conti dell’anno è emersa una perdita significativa rispetto alle previsioni del piano triennale presentato in passato dal management e dal medesimo confermato fino a pochi mesi fa” e ricordando che “Edizione ha sempre supportato la società, sostenendola con 350 milioni di euro solo negli ultimi 3 anni e continuerà a farlo nei prossimi anni”.
