Parliamoci chiaro. La Juventus questo campionato lo può solo perdere: perché è più forte, perché è più strutturata, perché parte da una solidità che arriva da lontano. Ma anche perché non ha problemi al suo interno come l’Inter, che da mesi è al centro di voci di cessione; o il Milan, che ha i problemi personali e politici di Berlusconi, da una parte, ma anche quelli di Allegri (che sembra mal sopportato dallo stesso cavaliere) dall’altra. E perché a chi, come il Napoli ha avuto soldi per rinforzarsi, servirà comunque del tempo. Fermo restando che la Fiorentina sarà una protagonista credibile e che Roma e Lazio restano, secondo me, un gradino più sotto.
Chi sono io per dirlo? Uno che fa questo mestiere: che dà opinioni che sono ovviamente soggettive e personali, a volte magari frettolose, forse dettate dallo stomaco e meno dal cervello. Ma sono anche uno che vive all’interno di una realtà, Better, dove le informazioni arrivano tutte: e sono tante. E servono a farsi un’idea in anticipo di quello che potrebbe dirci il futuro. E le informazioni che in questo momento mi arrivano portano tutte in un’unica direzione. Quella di una Juventus che rischia di dominare il campionato per il terzo anno di fila forte delle sicurezze di Conte, di alcuni acquisti fortemente voluti come quelli di Tevez e di Llorente e di un’organizzazione di gioco che parte da una mentalità che ormai non è nemmeno più consolidata. Ma fa parte del DNA di un ambiente.
Sbaglierò, me lo rinfaccerete tra qualche mese com’è giusto che sia. Ma prevedo per la Juventus una passeggiata di salute. Diverso il discorso europeo dove le squadre italiane continuano a perdere quota in modo repentino e preoccupante per tutto il movimento italiano. Ma di questo parleremo a tempo debito e a conti fatti. Conti che probabilmente, dopo giovedì, non torneranno e vedranno il nostro paese sotto l’assedio di un coefficiente Uefa sempre menobrillante.
Better Man
[better_feeds description=”Vincente”][/better_feeds]