Proprio ieri sera ho letto con molto interesse un post scritto da uno dei nostri lettori (questo) che mi ricordava che in Italia abbiamo una spiccata attitudine al dimenticarci quello che vale una competizione che finiamo per snobbare. Una competizione vale sempre: nei database non c’è inciso a fianco del nome del secondo classificato un asterisco come dire “è arrivato secondo ma… avrebbe meritato di più”.
Figuriamoci se l’asterisco riguarda squadre che nemmeno vogliono arrivare ai quarti. Concordo con quello che scrive Aldo: sono stra-d’accordo sul fatto che l’Europa League e la Coppa Italia debbano essere considerate con ben altra attitudine dai nostri club. Con la differenza che la Coppa Italia ha bisogno di un restyling e di una riorganizzazione davvero credibile e significativa che il palazzo (ammesso ci sia qualcuno dentro) guarda con grande difficoltà limitandosi ad accontentare i soliti potentati delle squadre più forti. L’Europa League invece è una competizione splendida, bene organizzata che rende soldi e garantisce una bella visibilità, magari non immediata. Ma non ci si può sputare sopra, soprattutto dopo che si è fatta tanta fatica per arrivarci in campionato. Ho fiducia in Petkovic e Montella, due allenatori che mi sembrano ambiziosi e che non giocano per centellinare le forze in vista della trasferta con il Chievo o con l’Atalanta (con il dovuto rispetto). Proviamo a vedere che succederà da questa stagione nella quale abbiamo due sole squadre: e siamo costretti a raccogliere tutto il meglio che possono dare.
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Il Betterista