Quasi quasi conviene scommettere contro noi stessi. Non è proprio il massimo della vita scommettere contro le proprie squadre, o contro club del proprio paese anche se non ci sono particolarmente simpatici per questioni di campanile. Ma se dobbiamo badare ai soldoni, e dunque solo e unicamente al nostro interesse, oggi non possiamo certo dire che scommettere su un ruolo leader dell’Italia in Europa sia un buon investimento.
Guardiamo a un’analisi molto oggettiva, quasi spietata di quello che il nostro paese ha conquistato nel corso degli ultimi anni, e di quanto invece ha perso. Dal Triplete dell’Inter, che penso saremo tutti d’accordo nel definire un episodio molto fortunato ma anche contestuale ed episodico per quanto meritato, sembrano passati anni luce. Ma da allora non piazziamo una squadra che è una ad alto livello: e in Europa League siamo lontanissimo dalle posizioni di vertice. Le squadre italiane sembrano quasi mal sopportarla.
Senza contare il coefficiente Uefa, che è precipitato ben dopo il sorpasso tedesco e ci vede a rischio sorpasso anche da parte di Portogallo e Francia.
Perdiamo i pezzi: come detto è un dato di fatto. E non possiamo certo scommettere su un nostro rilancio perché un altro dei dati di fatto e che non siamo nemmeno bravi a fare il tifo per i cugini che per quanto parenti ci stanno un po’ sulle palle. Anche se un cugino in meno in Europa oggi potrebbe significare stare fuori noi dalla porta continentale domani.
Better Man