L’Inps prevede di chiudere il 2017 con un risultato economico negativo di 6.152 milioni. È quanto emerge dal Bilancio preventivo 2017 dell’istituto, trasmesso dal presidente Tito Boeri. Il disavanzo risulta comunque in miglioramento di 1.498 milioni rispetto alle previsioni assestate per il 2016 e di circa 10 miliardi rispetto al consuntivo 2015. Alla fine dell’esercizio 2017 l’Inps prevede un disavanzo patrimoniale di 7.863 milioni, con un peggioramento di 6.129 milioni rispetto al 2016, in linea con il risultato economico negativo previsto per l’anno prossimo. Le entrate complessive sono stimate in 405.210 milioni, quelle contributive in 219.287 milioni con un incremento di 720 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2016. Le uscite complessive sono stimate in 411.762 milioni. Tra le uscite correnti quelle per prestazioni pensionistiche sono previste in 275.316 milioni, con un incremento di 2.775 milioni rispetto alle previsioni aggiornate per il 2016; anche le prestazioni temporanee sono previste in crescita (37.226 milioni con un incremento di 760 milioni rispetto alle previsioni aggiornate 2016). Le spese di funzionamento della macchina Inps sono state stimate in 4.152 milioni al netto dei trasferimenti allo Stato dei risparmi di spesa che, in base alle varie disposizioni legislative per l’anno 2017, si attestano a 741 milioni. A questi trasferimenti vanno aggiunti 50 milioni per interessi attivi indisponibili della gestione del credito e welfare. Le spese di funzionamento sono sostanzialmente stabili rispetto al 2016, ma cambia la loro composizione: diminuiscono le spese correnti e aumentano quelle in conto capitale.
Buco nel bilancio Inps: nel 2017 rosso di 6,1 miliardi
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