Se è vero che Cagliari e Torino hanno una classifica che si discosta di poco in termini di valori, il momento per le due squadre è completamente diverso: i sardi sono reduci da tre sconfitte consecutive e giocano un calcio decisamente più opaco rispetto a quello delle loro prime giornate di campionato. Il Torino di Ventura, incassati alcuni colpi sfortunati e digerito qualche punto perso in modo discutibile anche per via delle decisioni arbitrali, si sono riscattati alla grande e dopo il pareggio contro la Roma che arrivava da dieci vittorie consecutive, possono anche pensare in grande. Una sconfitta, invece rischia di costare la panchina al tecnico del Cagliari Lopez che dal canto suo recupera Murro e Cossu mentre solo all’ultimo momento saprà se poter contare su Agazzi o meno per via di un problema muscolare accusato nell’allenamento di rifinitura. Confermata in attacco la coppia composta da Ibarbo e Sau.
Il Torino può continuare a puntare sul momento magico di Cerci (nella foto dopo il gol segnato alla Roma) e sul rientro di Brighi che potrebbe essere disponibile fin dal primo minuto dopo un infortunio che l’ha messo da parte per diverse settimane.
La tradizione dice Cagliari: sardi imbattuti nelle ultime cinque sfide con quattro vittorie del Cagliari e un pareggio. Se poi consideriamo le ultime nove partite casalinghe, il Cagliari non ha mai perso con cinque vittorie e quattro pareggi riuscendo a mantenere inviolata la propria porta in quattro occasioni. Il fattore campo, ammesso che di campo di casa si possa parlare visto che il Cagliari per lungo tempo ha giocato a Trieste, era stato sempre decisivo nei buoni risultati di avvio di stagione dei rossoblu: la sconfitta interna per 3-0 contro il Bologna ha interrotto una striscia di imbattibilità interna durata cinque turni (tre vittorie e due pareggi). E oggi il Cagliari, considerando gli ultimi risultati, non può certo accontentarsi del pareggio.
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