Pronto il nuovo calendario italiano di ciclismo, l’UCI deciderà dopo il 20 maggio
Dopo l’ufficializzazione del calendario 2020 UCI con tutte le più importanti gare del circuito World Tour, arrivano anche le prime buone notizie per quanto riguarda il ciclismo italiano. La federazione ha infatti stilato il programma di tutte le gare italiane, anche quelle di categoria inferiore, che rischiavano dunque la cancellazione. L’UCI dovrà ovviamente approvare il calendario, anche considerando l’incastro con tutte le restanti corse degli altri Paesi. La disputa di queste gare sarebbe fondamentale per salvare la stagione e forse molte squadre minori, considerando che la visibilità degli sponsor è del tutto fondamentale in questo sport.
L’Unione Ciclistica Internazionale avrà dunque tempo fino al 20 maggio per rielaborare o modificare i calendari proposti dalle varie federazioni nazionali, poi ufficializzerà un unico programma internazionale valido per tutte le nazioni. Salvo risalita dei picchi di contagio al Covid-19, l’Italia proporrà subito ad agosto un intenso calendario, anche in preparazione della Milano-Sanremo. Questo perché rispetto ad altri Paesi che sono più indietro nell’andamento della pandemia sarà teoricamente possibile anticipare l’attività. Nazioni come la Francia e la Spagna potrebbero invece restare senza competizioni almeno fino a settembre.
Calendario italiano 2020
- 1° agosto: STRADE BIANCHE
- 4 agosto: MILANO-TORINO
- 5 agosto: GRAN PIEMONTE
- 8 agosto: MILANO-SANREMO
- 9 agosto: GIRO DELL’APPENNINO
- 21-23 agosto: CAMPIONATI NAZIONALI
- 28 agosto: TROFEO MATTEOTTI
- 29 agosto: MEMORIAL PANTANI
- 31 agosto-4 settembre: SETTIMANA COPPI E BARTALI
- 5 settembre: GP INDUSTRIA E ARTIGIANATO LARCIANO
- 7-14 settembre: TIRRENO-ADRIATICO
- 16 settembre: GIRO DI TOSCANA
- 17 settembre: COPPA SABATINI
- 19 settembre: GIRO DELL’EMILIA
- 20 settembre: GP BEGHELLI
- 22 settembre: REGIONE LOMBARDIA (PROVA UNICA DEL TRITTICO LOMBARDO)
- 3-25 ottobre: GIRO D’ITALIA
- 31 ottobre: LOMBARDIA
Il duro sfogo di Paolo Bettini
Intanto sono arrivate dure accuse all’UCI da parte di Paolo Bettini, che non ha gradito la logica utilizzata nella compilazione del calendario. “Il concetto è: sistemo il Tour, e il resto del mondo si adegua. L’UCI ha dimostrato che non siamo una famiglia e che non fa gli interessi del movimento ciclistico mondiale, non ha interesse a valorizzare il suo mondo. Non c’è coerenza, non c’è rispetto per tutto ciò che non sia il Tour”.
“L’UCI non può dire che, salvato il Tour, abbiamo salvato la stagione – prosegue l’ex ct azzurro – perché allora è difficile andare da uno sponsor e dirgli di investire. Se durante il Giro d’Italia mi metti tutte, e ripeto, tutte le classiche del Nord, e per di più ci sono sei giorni di sovrapposizione con la Vuelta e l’ultimo giorno anche la Roubaix, non hai valorizzato il tuo tesoro. Ha vinto la non-logica. L’UCI ha perso l’occasione di fare sistema con squadre e corridori nel gestire un anno di difficoltà”.
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