Milano, 28 gen. (LaPresse) – Percentuali di possesso palla, mappe del calore, passaggi chiave e dribbling tentati. Ormai non c’è appassionato di calcio che non abbia imparato a destreggiarsi con i fondamentali della statistica applicati a una partita di pallone. Ma c’è anche chi ha tentato il passo successivo, iniziando a pensare al rettangolo di gioco e all’ambiente che gli sta attorno come a un laboratorio dove raccogliere dati utili a spiegare fenomeni sociali che accadono altrove nella società. Così, se la sentenza Bosman può dirci qualcosa sull’immigrazione, il caso calcioscommesse può farlo sulla corruzione, mentre il confronto tra risultati di squadra e stipendio dei top player può aiutarci a riflettere sulle politiche salariali interne alle aziende. Luciano Canova, economista e docente della Scuola Enrico Mattei, ha provato a farlo insieme al filosofo Carlo Canepa nel volume ‘La scienza dei goal’, uscito lo scorso 15 gennaio per Hoepli. Lo abbiamo contattato per parlare di evidenze sperimentali e business, ma anche di tifosi e fuorigioco.
Canova: Calcio cattivo business, ma spiega bene l’economia
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Milano, 28 gen. (LaPresse) – Percentuali di possesso palla, mappe del calore, passaggi chiave e dribbling tentati. Ormai non c’è appassionato di calcio che non abbia imparato a