Terrore a Istanbul nella notte di Capodanno. È di almeno 39 morti, di cui 15 o 16 stranieri, e decine di feriti il bilancio dell’attacco che ha colpito all’1.15 ora locale la discoteca Reina, sulle rive del Bosforo, nel quartiere di Ortakoy che si trova nella parte europea della città. Lo ha riferito il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu. Un assalitore, con armi pesanti, ha aperto il fuoco prima sul poliziotto che era di guardia davanti al locale, uccidendolo, e poi all’interno. Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha definito l’accaduto un “attacco terroristico”. Inizialmente si era parlato di due assalitori.
L’emittente CnnTurk riporta che, secondo alcuni testimoni, chi sparava era travestito da Babbo Natale. L’agenzia di stampa turca Dogan riporta alcune testimonianze secondo cui chi sparava “parlava arabo”, ma la notizia non risulta confermata e al momento l’attacco non è stato rivendicato.
Secondo quanto ha raccontato un cameriere del club al quotidiano turco Hurriyet, nella discoteca si trovavano circa 600 persone, che festeggiavano l’arrivo del 2017: molti si sono buttati nel Bosforo per salvarsi e la guardia costiera è entrata in azione per salvarli.
Il Reina è un locale noto frequentato dall’alta società di Istanbul: fra i clienti ci sono spesso celebrità, calciatori e imprenditori. Il proprietario, Mehmet Koçarslan, ha riferito al giornale Hurriyet che “gli Usa avevano avvertito di un attacco del genere circa una settimana o 10 giorni fa ed erano state adottate misure”, ma ha aggiunto che non è stato possibile evitare un attacco del genere. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha espresso “profonda tristezza” per l’accaduto.
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