Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, riferisce alla Camera sul caso di Giovanni Donzelli, il deputato Fdi accusato dalle opposizioni di aver diffuso in Aula informazioni sensibili sugli incontri in carcere tra il detenuto anarchico Alfredo Cospito ed esponenti di ‘ndrangheta e camorra. Un episodio su cui oggi la procura di Roma ha aperto un fascicolo in seguito all’esposto presentato dal leader di Europa Verde, Angelo Bonelli. “Tutti gli atti relativi al 41bis sono sensibili, bisogna capire di quale atti si tratti, qual è il loro livello di segretezza, se e chi potesse averne conoscenza, se il destinatario potesse divulgarli o condividerli con terzi. Ho chiesto al mio capo di gabinetto di ricostruire quanto accaduto. A questo si aggiunge il lavoro della Procura di Roma verso cui manifestiamo il doveroso rispetto“, ha detto Nordio in conclusione del suo intervento a Montecitorio sul caso Cospito.
Serracchiani (Pd): “Nordio ritiri deleghe a Delmastro”
All’intervento del Guardasigilli è seguita la replica degli esponenti d’opposizione. La capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, ha chiesto al ministro “di revocare le deleghe al sottosegretario” Andrea Delmastro, che ha ammesso di aver riferito le informazioni su Cospito a Donzelli, “per la sicurezza nazionale e per l’onorabilità delle istituzioni che rappresentiamo”.
“Capisco il suo imbarazzo nel passare da pm a difensore d’ufficio, ma ieri è accaduto un fatto gravissimo: Donzelli ha attaccato in modo inaudito il Pd” e “nel suo volgare attacco ha utilizzato documenti che non potevano essere nella sua disponibilità“, mentre “lui dice di aver utilizzato dei documenti che lui dice nella disponibilità di chiunque, di qualunque deputato. Ci ha tolto ogni dubbio il sottosegretario Delmastro, dicendo di averglieli dati lui e che si tratta di una relazione che, come abbiamo appurato, non può essere divulgata”, ha proseguito Serracchiani, aggiungendo: “Non è che se le informazioni vengono acquisite per le vie brevi smettono di essere informazioni riservate. Che si tratti di documenti, relazioni o informazioni, quanto accaduto è di una gravità inaudita. Da questi comportamenti esce indebolita la lotta alla mafia e al terrorismo eversivo e messa a rischio la sicurezza nazionale“.
Poi un appello alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Dispiace che la presidente Meloni faccia finta di niente, perché i fatti sono gravi e se non sente il bisogno di intervenire vuol dire che ha tollerato o approvato quanto avvenuto ieri”.
La capogruppo è infine entrata nel merito delle visite a Cospito quando si trovava nel carcere di Sassari, incontri criticati da Donzelli nel suo intervento. “Abbiamo incontrato Cospito nel carcere di Sassari per verificare il suo stato di salute”, ma “non abbiamo mai messo in discussione il 41 bis in generale e mai messo in discussione l’applicazione del 41 bis al suo caso“.
Baldino (M5S): “Mandato politico a Donzelli da Palazzo Chigi”
Vittoria Baldino, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha accusato la premier di aver dato il “mandato politico” per l’intervento di Donzelli: “Ci risulta difficile pensare che un luogotenente della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come Donzelli, si sia avventurato su questo crinale senza una regia politica. Lo sappiamo che il mandato politico arriva da Palazzo Chigi, non siamo così ingenui”, ha detto.
