A nulla sono valsi gli ultimi disperati tentativi da parte dei polacchi del Legia Varsavia di ricorrere in tutte le sedi possibili e immaginabili, sportive ma anche civili, contro la decisione della Uefa che per un giocatore schierato irregolarmente per pochi minuti (Bartosz Bereszynski, entrato nella gara d’andata al Celtic Parl vinta tra l’altro dai polacchi per 4-1), ha eliminato il Legia e ammesso al sorteggio i Bhoys di Glashow. I quali tuttavia dovranno giocare molto meglio di quanto si è visto nelle due gare contro i polacchi, concluse con alrettante e nette sconfitte.
L’avversario, il Maribor, è assolutamente alla portata della squadra allenata da Ronny Deila che ormai domina all’insegna del monologo assoluto la Premiership scozzese (la scorsa stagione hanno chiuso a quota 99 con 29 punti di vantaggio sul Motherwell): in Scozia il campionato è già cominciato, due partite e altrettante vittorie per i biancoverdi 6-1 con il Dunfermline e 3-0 sul campo del St.Johnstone.
Il Celtic è una corazzata nel suo campionato, soprattutto dopo che i Rangers sono scomparso nelle leghe inferiori per questioni di debiti e fragili economie, che tuttavia in Europa fa sempre fatica a imporsi.
Il Maribor dal canto suo tenta per la terza volta di entrare nella fase a gironi di Champions League. Le prime due esperienze non sono andate nel modo migliore: eliminata dal Viktoria Plzen lo scorso anno e dalla Dinamo Zagabria due anni fa.
Le due squadre non si sono mai affrontate, anzi, il Celtic a tutt’oggi non ha alcun precedente con una squadra slovena. La novità nel Maribor è la ormai avvenuta naturalizzazione del proprio capitano, il brasiliano Tavares che ha festeggiato da pochi giorni le sue trecento presenze con la maglia del club.
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