Ci sta volendo più tempo del previsto per i Boston Celtics per conquistare la prima vittoria stagionale sotto il coach Brad Stevens, al suo esordio in NBA.
Anche la partita giocata nella notte a Detroit, la terza per la storica franchigia di Boston, non ha portato l’esito sperato: una sconfitta di dieci punti, 87-77, che ora avvicina in modo pericoloso il peggior record negativo per la squadra: uno zero su quattro di inizio stagione che i tifosi non patiscono dal 1969. La partita contro i Memphis Grizzlies, sotto questo aspetto, sembra dunque più importante per i Celtics che anche a Detroit hanno mostrato due volti. Il primo, impalpabile, è quello di una squadra in difficoltà nell’esprimere il suo ritmo e la propria personalità nella prima fase del match e il secondo è invece quello di una squadra viva e caratterialmente di peso, quando è riuscita a recuperare un deficit di quindici punti arrivando anche per la prima volta a condurre il match. Peccato che poi qui lo sforzo dei Celtics si sia interrotto sul più bello e con dieci punti di fila i Pistons hanno chiuso il conto per riprendere il controllo del match senza più perderlo.
“Ma stiamo migliorando – dice coach Stevens, che ha sottolineato nel dopo partita alcuni momenti estremamente positivi sia in fase offensiva che difensiva – abbiamo affrontato una squadra più solida, più abituata di noi a confrontarsi su certi livelli e forse anche atleticamente in migliori condizioni. Ma è solo questione di tempo. Sono certo che la prima vittoria è vicina e che continuando con questi progressi non avremo difficoltà a costruire una prima convincente winning streak”.
A Detroit i Celtics hanno evdienziato 15 punti di Olynyk (con otto rimbalzi) e 13 punti a testa di Bradley e Crowford.
Memphis ha raccolto fin qui una vittoria in tre partite ed è reduce dalla sconfitta per 111-99 a Dallas, subita sabato scorso. Una squadra che proprio come Boston ha momenti estremamente positivi e altri davvero poco brillanti: ma che esprime una vena realizzativa sicuramente migliore di quella dei Celtics, condizionati anche da una certa imprecisione. Memphis invece si appoggia sulla vena realizzativa di Conley, Gasol e Randolph che da soli, a Dallas, hanno messo insieme 68 dei 99 punti complessivi della squadra. La scorsa stagione i Grizzlies hanno vinto sia in casa che al Garden.
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