A Cernobbio, al Forum Ambrosetti, è il giorno dedicato alle voci delle opposizioni con i vari esponenti chiamati a dire la loro su una serie di temi legati soprattutto alla Manovra. Dalla segretaria dem, Elly Schlein, al presidente dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, passando per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e quello di Azione, Carlo Calenda. Proprio quest’ultimo è stato tra i primi ad arrivare a Villa d’Este stamattina puntando il dito contro il governo che “non riesce ad amministrare il Paese”. “L’intervento di Giorgia Meloni è quello che fa ogni presidente del Consiglio in questo posto, cioè raccontare le magnifiche sorti progressive del governo. Alcune cose che ha fatto Meloni le condivido, alcuni dati sono positivi, perché lo sono effettivamente”, ha detto Calenda che ha poi aggiunto: “Trovo abbastanza ridicolo quello che si fa in Italia da sempre, lo faceva la stessa Meloni: quando sei all’opposizione dici che va tutto male e quando sei al governo dici che va tutto bene. Credo che il problema sia più grande di cosi. Al di là delle singole scelte e dei singoli scandali, questo Governo ha un gigantesco problema di classe dirigente politica”.
Calenda: “Non si muove mai nulla in agenda Paese, effetto bipolarismo”
Intervenendo al panel ‘Italy in the global outlook’ Calenda ha poi dichiarato: “Non si muove mai nulla nella agenda del paese e con le finanziarie si danno dei soldi, o bonus, come ha fatto Meloni, ma non succede mai che ci siano misure che strutturalmente migliorano la sanità o scuola e la capacità di spesa”. Secondo il leader di Azione, “l’ agenda è sempre la stessa, la capacità di execution è ridotta a zero che ci siano governi di sinistra o destra, perché il bipolarismo ha creato un sistema in cui trovare soluzioni non è più l’elemento politico”. Calenda ha poi parlato di proposte concrete tra cui, per la prossima legge di bilancio, quella secondo cui “almeno la parte delle aliquote Irpef di 4 miliardi sia investita sulla sanità”.
Schlein: ok approccio pragmatico di Calenda
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenuta allo stesso panel. “L’approccio pragmatico che ci ha indicato Carlo Calenda, è un approccio che condivido molto e ci ha portato a chiudere importanti alleanze, come per la Liguria“, ha detto la leader dem secondo cui “su proposte concrete si può costruire la alternativa”.
Schlein: Lavoro comune con opposizioni
“Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto, credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune, ad esempio abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale. Anche con Calenda e Conte è emersa la stessa critica che facciamo noi: la transizione 5.0 che è arrivata con enorme ritardo e senza dare continuità”, ha continuato la leader dem che ha poi aggiunto: “Le imprese hanno bisogno di poter programmare, quindi dare continuità a quel tipo di meccanismi di incentivi è fondamentale. Credo e spero che ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche in vista della prossima manovra. Credo e spero che ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche sulla manovra, che purtroppo ci aspettiamo, come quella dell’anno scorso, senza respira e senza anima. Noi vogliamo assicurarci che il Paese sia messo in condizione di ripartire. È il nostro primario interessante. Anche i salari sono diminuiti, c’è ne dobbiamo occupare con grande urgenza”.
Conte: politica economica sembra puntare su avanzo primario
Dal canto suo, il presidente dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, sottolinea che “la politica economica di questo governo sembra puntare sull’avanzo primario, nuove tasse e tagli, e puntare su lavoro povero e puntare su export con il rischio di affossare la domanda interna: serve un nuovo Generation Eu. Serve un Energy recovery fund, lo chiedemmo già a Draghi. Gazprom dei russi sta facendo affari d’oro”.