Se il successo del Manchester City di ieri a Liverpool contro l’Everton ha seriamente ipotecato il titolo di Premiership, in coda c’è solo un verdetto da definire: quello che riguarda la terza squadra che finirà nel The Championship, la seconda divisione. Il Fulham è retrocesso dopo aver perso 4-1 al Britannia contro lo Stoke City di Hughes; il Cardiff, che tra tutte le squadre coinvolte nella lotta per la salvezza sembrava forse la meno attrezzata, è uscita sconfitta contro il Newcastle in una partita che doveva vincere contro una squadra che nelle ultime settimane si era dimostrata tutt’altro che irresistibile.
La terza candidata più autorevole alla retrocessione è a questo punto il Norwich: non solo per i punti in classifica, 32, e dunque tre meno del Sunderland che sabato è andato addirittura a vincere sul campo del Manchester United. Ma anche per una condizione mentale e fisica davvero ai minimi termini: i Canaries si trovano ospiti di uno Stamford Bridge ferito dopo l’eliminazione in Champions League subita dall’Atletico Madrid e che si è già dimenticato l’impresa di sette giorni fa contro il Liverpool. Norwich che arriva da cinque sconfitte consecutive e che contro Mourinho e i suoi rischia di prendere la sesta, perché i Blues, pur sempre terzi in campionato con due punti da recuperare su Liverpool e City, hanno la possibilità di puntare al titolo e comunque di evitare gli anticipi di Champions League tenendo a distanza l’Arsenal.
Una trasferta apparentemente senza speranza per la squadra di Neil Adams che, chiamato al capezzale di una squadra in caduta libera, non a saputo compiere un miracolo che a questo punto appare impossibile, più che improbabile. Il Chelsea ha anche un altro motivo per vincere il match: evitare la terza sconfitta in sette giorni a Stamford Bridge dopo quella con il Sunderland e quella, decisamente fatale, con Atletico Madrid. Norwich che non vince contro il Chelsea da dieci anni.