Torino, 13 nov. (LaPresse) – ‘Il ciclismo è la mia vita, perché ho 38 anni, ho pedalato per 32, quindi tutta la mia vita in bicicletta è diventato il mio stile di vita, la mia quotidianità, quello che mi ha educato, mi ha fatto migliorare e mi ha fatto diventare sicuramente un uomo migliore. Dalle cose belle alle cose brutte, tutto ha lasciato sempre qualcosa di positivo dentro me’. Lo ha detto Ivan Basso nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Il significato delle vittorie al Giro. ‘Durante la carriera, le vittorie lasciano un segno particolare ma che svanisce velocemente perché la testa ti porta subito all’obiettivo dopo. Nel ciclismo, se tu vinci, devi rivincere e se non vinci, devi cercare di migliorarti per vincere la corsa successiva. Alla fine della mia carriera – racconta l’ex ciclista costretto al ritiro dopo l’operazione per un tumora ai testicoli – la cosa che più mi è rimasta dentro è la sensazione di aver lasciato qualcosa alla gente. Anche se nell’ultimo biennio non ho fatto risultati, però mi sono accorto che non tanto le vittorie o i risultati importanti della mia carriera sono entrati nel cuore della gente, ma un qualcosa di invisibile, perché sento questo affetto costantemente, non ho mai avuto la percezione di essere abbandonato dal pubblico, quindi questa sensazione di affetto è la vittoria più grande. La cosa più bella che resta dopo tanti anni di bicicletta’.
Ciclismo, Basso: Ho vinto e fatto errori, ma lasciato un bel ricordo
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Torino, 13 nov. (LaPresse) – ‘Il ciclismo è la mia vita, perché ho 38 anni, ho pedalato per 32, quindi tutta la mia vita in bicicletta è diventato il mio stile di vita, la mia