La quota vincente

Ciclismo, La Vuelta 2022: analisi del percorso, favoriti, quote e pronostici tappa 20

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La Vuelta 2022: al via il terzo e ultimo grande giro della stagione!

Analisi, quote e pronostici, chi sono i favoriti per la vittoria finale?

Tutto quello che c’è da sapere su La Vuelta 2022 con pronostici, favoriti, analisi e quote nel blog sul ciclismo firmato B-Lab Live!

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#ColVentaglioNonSbaglio, il blog sul ciclismo a cura del nostro Francesco Defano dove trovare periodicamente analisi, favoriti, news e tutte le migliori quote relative alle corse sulle due ruote, dalle grandi classiche di un giorno ai giri di tre settimane. Scopriamo insieme La Vuelta con favoriti, pronostici, analisi, quote e percorso.

 

La Vuelta 2022, il percorso

Venerdì 19 agosto – Domenica 11 settembre 2022

 

Il Giro di Spagna chiude come al solito la stagione delle grandi corse a tappe, ed è pronto a regalare emozioni e sorprese grazie al suo percorso notoriamente variegato, nervoso e imprevedibile per un totale di 3280,5 km. Grande Partenza da Utrecht, e si comincia con un trittico olandese che prevede un’insidiosa cronometro a squadre e due semplici frazioni pianeggianti. Al rientro in Spagna ecco le prime asperità, con il primo vero arrivo in salita (seppur non troppo difficile) alla sesta tappa sul Pico Jano. Tanta salita anche nell’ottava e nella nona tappa, con numerosi GPM e pendenze arcigne, prima del riposo e della crono individuale che aprirà la seconda settimana con un percorso per specialisti lungo ben 31 km.

Dopo qualche nuova chance per i velocisti, si torna a salire sulla Sierra de la Pandera alla tappa 14, antipasto di uno dei tapponi di questa edizione: la quindicesima frazione, domenica 4 settembre, si concluderà infatti sulla storica Sierra Nevada (quasi 20 km di ascesa, arrivo a oltre 2500 metri). L’ultima settimana prevede un paio di frazioni non troppo complicate prima dell’arrivo in salita all’Alto del Piornal, da affrontare due volte. Si decide tutto nella tappa 20, con cinque GPM e arrivo sul Puerto de Navacerrada dove i big si daranno sicura battaglia. Passerella finale a Madrid per l’ultima fatica.

Le 21 tappe

  1. Utrecht – Utrecht (23,3 km – crono a squadre) ***
  2. Hertogenbosch – Utrecht (175,1 km) *
  3. Breda – Breda (193,2 km) *
  4. Vitoria Gasteiz – Laguardia (153,5 km) **
  5. Irun – Bilbao (187,2 km) ***
  6. Bilbao – Pico Jano. San Miguel de Aguayo (181,2 km) ****
  7. Camargo – Cistierna (190,1 km) **
  8. La Pola Llaviana – Collau Fancuaya (154,5 km) ****
  9. Villaviciosa – Les Praeres. Nava (175,5 km) ****
  10. Elche – Alicante (30,9 km – crono individuale) ****
  11. El Pozo Alimentacion – Cabo de Gata (193 km) *
  12. Salobreña – Peñas Blancas. Estepona (195,5 km) ***
  13. Ronda – Montilla (171 km) *
  14. Montoro – Sierra de La Pandera (160,3 km) ****
  15. Martos – Sierra Nevada (148,1 km) *****
  16. Sanlucar de Barrameda – Tomares (188,9 km) *
  17. Aracena – Monasterio de Tentudia (160 km) ***
  18. Trujillo – Alto del Piornal (191,7 km) ****
  19. Talavera de la Reina – Talavera de la Reina (132,7 km) **
  20. Moralzarzal – Puerto de Navacerrada (175,5 km) ****
  21. Las Rozas – Madrid (100,5 km) *

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La Vuelta 2022, i pronostici tappa per tappa

Tappa 21: Las Rozas – Madrid (100,5 km)

Passerella finale a Madrid!

Tappa 20: Moralzarzal – Puerto de Navacerrada (175,5 km)

Ultimi botti in salita! Tutto o niente per confermarsi o ribaltare la Vuelta, in programma cinque GPM di cui tre di prima categoria. Mas va all’assalto disperato del primato di Evenepoel, ma dietro ci si gioca le posizioni seguenti. Serve un attacco da lontano, aspettare l’ultima salita porterà a scarsi risultati. Dopo tante tappe da fuga vogliamo sperare nella firma degli uomini di classifica. Mas (6.5) su tutti, almeno una vittoria di tappa addolcirebbe l’amarezza per l’eventuale seconda piazza, quindi Almeida (10), Lopez (19). 

Tappa 19: Talavera de la Reina – Talavera de la Reina (132,7 km)

Ultime chance a disposizione di Mas per strappare a Evenepoel una Vuelta che sembra ormai nelle tasche del giovane fenomeno belga. Frazione corta composta da un circuito da ripetere due volte che propone la doppia scalata al Puerto de Pielago (seconda categoria). Secondo scollinamento a circa 40 km dall’arrivo. Opportunità golosa per i fuggitivi, stavolta non necessariamente grandi scalatori: Wright (9), Sanchez (17), Impey (26), Craddock (34), Van Baarle (34), Jungels (41).

Tappa 18: Trujillo – Alto del Piornal (191,7 km)

Dopo il ritiro di Roglic, la Vuelta rimane un discorso a due tra Evenepoel e Mas. Difficilmente lo spagnolo riuscirà a mettere in difficoltà la maglia rossa in questa frazione visto si torna a salire con decisione, ma le pendenze restano piuttosto blande e non dovrebbero far registrare grossi distacchi a meno di crisi clamorose. Due volte l’Alto del Piornal da versanti differenti, ma la media resta intorno al 5%. Possibile che ancora una volta sia la fuga ad avere la meglio: Pinot (8), Hart (17), Landa (21), Kelderman (23), Higuita (34), Nibali (51), O’Connor (51).

Tappa 17: Aracena – Monasterio de Tentudia (160 km)

Arrivo in salita, anche se non particolarmente complicato, ma alla luce di tutto quello che è successo nella sedicesima tappa, con attacchi, forature e cadute, è lecito aspettarsi di tutto anche in chiave classifica generale. Percorso vallonato che si presta alle fughe, ascesa finale di seconda categoria. Dubbio Roglic, da valutare le sue condizioni dopo la caduta. Higuita (13), Lopez (19), Valverde (26), Wright (29), Hindley (41).

Tappa 16: Sanlucar de Barrameda – Tomares (188,9 km)

Dopo l’ultimo giorno di riposo la Vuelta riparte per l’ultima emozionante settimana. Fuochi d’artificio per il momento nel cassetto, perché a Tomares i protagonisti saranno le ruote veloci: percorso praticamente senza nessuna difficoltà e volata probabile, anche se verso la fine di un grande giro le energie sono sempre rare e tutto può succedere. Ancora favoritissimo Pedersen (2.50), ma le quote interessanti possono essere Van Poppel (11), Merlier (23), Battistella (34) e Molano (81).

Tappa 15: Martos – Sierra Nevada (148,1 km)

Arriva il giorno di uno dei tapponi di questa edizione della Vuelta: l’arrivo sulla Sierra Nevada fa paura, sia per l’altitudine (oltre 2500 m) sia per la difficoltà della salita (quasi 20 km con media dell’8%). Il tutto preceduto dall’Alto del Purche, altra ascesa complicata di prima categoria. Giornata da tregenda, e le prime crepe messe in evidenza da Evenepoel autorizzano a sperare nei fuochi d’artificio: certamente Roglic e Mas proveranno l’affondo per mettere definitivamente in difficoltà il belga. Oltre a questi due scegliamo due temibili colombiani. Lopez (3.50), Roglic (4.50), Mas (23), Higuita (34).

Tappa 14: Montoro – Sierra de La Pandera (160,3 km)

Tornano le salite e torna terreno favorevole per chi vorrà provare ad attaccare Evenepoel. Il belga è stato fin qui di un altro pianeta, ma il suo punto debole è sempre stata la tenuta nell’arco delle tre settimane. Tappa corta ma intensa, soprattutto negli ultimi 70 km, con tre salite in successione e arrivo sulla Sierra de La Pandera (8 km al 7.8% di media e punte del 15%). Tra i big Roglic (17) sembra quello con la gamba migliore (Remco a parte), e potrebbe provare una stoccata, tra i (più o meno) fuori classifica occhio al bis di Carapaz (8), a Pinot (17), a Higuita (23), a Hindley (41) e Arensman (51). Quote folli per O’Connor (67) e Geoghegan Hart (81).

Tappa 13: Ronda – Montilla (171 km)

Non ci sono GPM, ma i continui saliscendi invoglieranno i fuggitivi e chiameranno a raccolta gli uomini da classica. Seconda parte di percorso molto mossa, con alcuni strappetti nei chilometri finali che potranno selezionare ulteriormente i candidati alla vittoria finale. Ultimo strappo proprio nei pressi dell’arrivo, finale da classica che premierà scattisti resistenti. Indiziato numero Pedersen (2.75), occhio anche a Merlier (10), Teunissen (19), Impey (34), Sanchez (81) e al mito Valverde (81).

Tappa 12: Salobreña – Peñas Blancas. Estepona (195,5 km)

La Vuelta torna a salire, con una frazione caratterizzata da una prima salita non catalogata come GPM e dall’ascesa finale piuttosto dura, 19 km al 6.7% di media e massime del 15%. Potrebbe essere tappa da fuga, ma occhio a qualche big che potrebbe provare qualche attacco nei confronti di Evenepoel, proverbialmente in difficoltà nell’arco delle tre settimane. I protagonisti sono però rimasti pochi, vista la moria legata al Covid (positivi anche Sivakov e Yates). Buitrago (14), Pinot (25), Higuita (25), Mas (28), Ayuso (40).

Tappa 11: El Pozo Alimentacion – Cabo de Gata (193 km)

Dopo alcuni giorni e tanti capolavori di Evenepoel, tornano protagoniste le ruote veloci. Nessun GPM in programma, soltanto qualche salitella che non dovrebbe dire alcunché ai fini del risultato finale. Unica incognita il possibile vento lungo i tratti sul mare, ma la volata appare molto probabile. Non c’è più Bennett, mattatore nelle prime due occasioni. Quale sprinter sarà uscito meglio dai primi arrivi in salita? Difficile pensare a grosse sorprese. Pedersen (3.20), Groves (8.50).

Tappa 10: Elche – Alicante (30,9 km – crono individuale)

Arriva la frazione contro il tempo che potrebbe di fatto dare una spallata decisiva alla Vuelta 2022. Circa 31 km adatti agli specialisti e praticamente senza difficoltà altimetriche, con una prima parte quasi tutta in discesa, poi un lungo tratto di pianura e una piccola risalita nel finale. Remco Evenepoel, che sta fin qui dominando la corsa, è il favoritissimo per stravincere e aumentare ulteriormente il vantaggio. Evenepoel molto basso (1.30), in alternativa Dennis (10), Roglic (12) e Affini (17).

Tappa 9: Villaviciosa – Les Praeres. Nava (175,5 km)

Ancora un arrivo in salita, con l’ascesa finale non lunga (4 km) ma durissima nelle pendenze: media del 12.9% e punte del 24%. Dopo tanti colpacci da parte della fuga, questa volta potrebbe alzare le braccia al cielo uno dei big: pendenze che sulla carta favoriscono Roglic (5.50) e Yates (17). Attenzione anche a Poels (34), Rodriguez (34), Hart (51) e Lopez (51).

Tappa 8: La Pola Llaviana – Collau Fancuaya (154,5 km)

Secondo arrivo in salita e seconda prevedibile battaglia tra i big. Ben sei i GPM, con un percorso breve ma intenso che lascerà poco spazio per respirare. L’ascesa al Collau Fancuaya è da brividi: 10 km all’8.5% e punte del 19%. Si attende una nuova rasoiata di Evenepoel, che al momento sembra il più in forma insieme a Mas e Ayuso, ma anche Roglic, Hindley e Yates devono rispondere perché non possono permettersi di perdere altri secondi preziosi. In ogni caso occhio ancora alla fuga: Buitrago (11), Pinot (15), Chaves (29) i principali indiziati. Tra i big belle le quote di Evenepoel (7.50), Ayuso (23), Yates (41), Sivakov (41).

Tappa 7: Camargo – Cistierna (190,1 km)

Dopo le prime vere schermaglie si riparte con una tappa aperta a varie interpretazioni. Prima parte molto facile, quindi salita lunga ma regolare, troppo lontano dal traguardo per fare la differenza ma sufficiente a tagliare fuori i velocisti. Da qui in poi circa 60 km di fatto in pianura. La fuga dovrebbe avere ottime chances, ma tra i possibili protagonisti vanno annoverati scalatori, passisti ma anche uomini da classica resistenti in salite non troppo dure. Hayter (10), Impey (17), De Gendt (34), Vendrame (51), Sanchez (67), Jungels (81).

Tappa 6: Bilbao – Pico Jano. San Miguel de Aguayo (181,2 km)

Primo arrivo in salita. Tre GPM totali, ma la differenza la farà il Pico Jano con i suoi 12 km al 6.5% di media e punte del 12%. Ascesa non massacrante ma già di livello, chi dovesse incontrare una giornata no potrebbe già uscire dai giochi. Ancora buone chances per la fuga, visto che la Jumbo per il momento intende controllare. Tra i big interessanti Mas (21) e Almeida (34), in alternativa Lutsenko (12), Vine (12), Pinot (26), Buitrago (26), Hirt (41), O’Connor (41). Sorprese a quota alta J. Lopez (67), Chaves (67), Arensman (126), Masnada (151).

Tappa 5: Irun – Bilbao (187,2 km)

Un altro rebus il tracciato della quinta frazione, con una prima parte facile e una seconda complicata con ben 5 GPM. Soltanto gli ultimi due, però, potranno fare la differenza: doppia scalata all’Alto del Vivero con scollinamento ai -15 e discesa verso gli ultimi 3 km di pianura. Se sarà fuga o allungo finale è difficile da prevedere, ancora una volta i possibili protagonisti sono molti e le quote altissime lo confermano. Hayter (9), Alaphilippe (23), Pinot (26), Wright (29), Vine (34), Jungels (34), Padun (67), Peters (101).

Tappa 4: Vitoria Gasteiz – Laguardia (153,5 km)

Il gruppo approda in Spagna, e si parte subito con una tappa mossa dal percorso di difficilissima lettura, come nel più puro stile della Vuelta. Un’ascesa di terza categoria quando mancheranno circa 15 km, poi discesa e nuovo strappo. Probabilmente non ci sarà modo per vedere battaglie tra i big, ma se la fuga non avrà troppo vantaggio assisteremo certamente a qualche attacco nel finale. Tranne i velocisti possono vincere praticamente tutti, tappa in cui provare tanti nomi a quota alta e sperare nel colpaccio. Alaphilippe (6), Valverde (26), Ayuso (34), Wright (67), Vendrame (101), Tiberi (151), Jungels (201).

Tappa 3: Breda – Breda (193,2 km)

Ancora tappa di pianura con probabilissimo arrivo in volata, unica possibile difficoltà il vento. Occhio agli sprinters rimasti delusi dopo la prima volata vinta da Bennett. Merlier (3), Ackermann (7.5).

Tappa 2: Hertogenbosch – Utrecht (175,1 km)

Praticamente nessuna difficoltà altimetrica e primo sprint di gruppo annunciato. Occhio all’eventuale vento del nord e alle curve nel finale. Merlier potrebbe essere il più adatto su questi terreni, occhio anche a Pedersen e Groves. Sorpresa il nostro favorito alla maglia verde Hayter. Merlier (2.50), Groves (11), Hayter (25).

Tappa 1: Utrecht – Utrecht (23,3 km – crono a squadre)

Cronometro a squadre senza particolari difficoltà altimetriche ma con qualche curva da gestire con prudenza. Favorita la Jumbo, salendo un po’ di quota occhio anche alla Quick Step che in queste situazioni è sempre difficile da superare. Quick Step (2.50), sorpresa BikeExchange (7.50).

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La Vuelta 2022, quote e pronostici classifica generale

I favoriti

Il principale indiziato per vestire la maglia roja a Madrid è Primoz Roglic, all’inseguimento di uno storico poker consecutivo sulle strade spagnole. La prudenza però è d’obbligo, visto che lo sloveno è uscito malconcio dal Tour de France. Alle sue spalle occhio a Jai Hindley, reduce dallo strepitoso successo al Giro, e Richard Carapaz, il grande deluso della corsa rosa e dunque voglioso di riscatto.

Gli outsider

Tante le alternative ai favoriti, pronte a recitare un ruolo da protagonista: dalla promessa Remco Evenepoel, che cerca la consacrazione anche in un grande giro, a Simon Yates, Joao Almeida, Enric Mas e Miguel Angel Lopez.

Tra le possibili sorprese a quota alta, riflettori puntati su Ayuso, Sivakov, Higuita, Kuss, Hart, Carthy, Landa, Meintjes. Citazione particolare per Valverde e Nibali, i due campioni alle prese con l’ultimo grande giro della carriera: da loro ci aspettiamo parecchie zampate, ma la vittoria finale sarebbe forse troppo.

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JAI HINDLEY

📊 COMPARATORE QUOTE:

Betfair 👉 7.50
Bet365 👉 6.50
Better Lottomatica 👉 9.00

Sportitaliabet 👉 6.50
Snai 👉 6.50

 

Gli outsider

YATES 👉 12
ALMEIDA
👉 13

SIVAKOV 👉 25
MAS 👉 26

KUSS 👉 51

Le follie

CARTHY 👉 81
ARENSMAN 👉 151
MEINTJES 👉 401
JUAN P. LOPEZ 👉 426

Classifica a punti

Merlier (4), Hayter (6)

Classifica scalatori

Pinot (13), Buitrago (19), Alaphilippe (23), Hindley (26), Ayuso (41), Arensman (51), Lopez (67), Bizkarra (81)

Classifica giovani

Almeida (3.25), Sivakov (9), Higuita (10)

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