Pechino (Cina), 13 dic. (LaPresse/Xinhua) – L’accordo sui cambiamenti climatici sottoscritto ieri a Parigi è “un nuovo inizio per la cooperazione internazionale” e rappresenta una giusta redistribuzione degli oneri tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo. Lo ha detto un portavoce del Ministero degli Esteri cinese. “Apprezziamo gli sforzi che tutte le parti hanno fatto, in particolare la Francia che ha ospitato il vertice”, ha detto Hong Lei. L’accordo di Parigi fissa l’aumento medio della temperatura al di sotto di 2 gradi, possibilmente di 1,5 gradi, e parla di un fondo da 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020 per aiutare i Paesi in via di sviluppo a trasformare le proprie economie. Il rappresentante cinese per i cambiamenti climatici, Xie Zhenhua, ha parlato di conferenza sul clima di Parigi come “un punto cruciale” nel processo di governance globale dei cambiamenti climatici. “La Cina avrà obblighi internazionali commisurati alla propria condizione nazionale, alla propria fase di sviluppo e alla propria capacità effettiva”, ha promesso Xie.
Clima, Pechino: Accordo di Parigi è nuovo inizio per cooperazione
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Pechino (Cina), 13 dic. (LaPresse/Xinhua) – L’accordo sui cambiamenti climatici sottoscritto ieri a Parigi è “un nuovo inizio per la cooperazione internazionale” e rappresenta una