Illustra le linee guida del “piano straordinario” che intende lanciare attreverso gli Stati Generali che inizieranno sabato, si rammarica del rifiuto delle opposizioni e smentisce qualsiasi intenzione di fondare un suo parito o lista. E’ un Conte a tutto campo quello che ieri sera ha parlato a tutti i principali quotidiani oggi in edicola. Parte con il suo piano di rilancio: “Il nostro Recovery plan lo presenteremo a settembre, ma già oggi stiamo lavorando a un piano di rilancio più ampio che sarà condiviso da tutti i ministri e da tutte le forze di maggioranza e che presenteremo alle forze produttive e sociali che da sabato incontreremo – illustra il presidente del Consiglio, che approfitta per controbattere a chi ha parlato di ‘passerelle e appuntamenti in villa’ – Un appuntamento che non sarà una sfilata, una kermesse, ma sarà un confronto nel merito per arrivare a uno sforzo collettivo di condivisione che servirà anche ai governi successivi. Un piano che avrà una forza incredibile, che sarà più ampio di quello che presenteremo alla Ue e che certamente farà suoi tanti spunti contenuti nelle proposte della task force di Colao, che ha fatto un grandissimo lavoro”.
Conte poi anticipa una serie di punti su cui intenderebbe concentrare lo sforzo collettivo: “Lavoriamo ad una rete nazionale unica in fibra ottica, a promuovere in modo forte i pagamenti digitali e varare un piano cashless, vareremo una nuova versione di Impresa 4.0, si chiamerà Impresa 4.0 plus – precisa Conte – e avrà incentivi consistenti per una spinta ulteriore alla digitalizzazione delle imprese, per quelle che investono in robotica e adottano anche l’intelligenza artificiale, introdurremmo un decreto di semplificazione per gli appalti che porterà l’autorizzazione ambientale dai 5 anni attuali alle 5 settimane. Porteremo l’Alta Velocità al Sud, oltre a collegare Roma con Genova, Pescara ed Ancona”. Il piano è ancora riservato e presto finirà sul tavolo di Bruxelles, ma sui progetti “molti progetti sono già finanziati con soldi nostri, sulle infrastrutture abbiamo oltre 100 miliardi di euro che ancora non abbiamo speso”.
Rammarico è quello che esprime il premier di fronte al rifiuto del suo invito da parte delle opposizioni di centrodestra. Al Corriere della Sera Giuseppe Conte confida la speranza che “ci ripensino, confido di poter recuperare un confronto, magari li inviterò di nuovo alle fine del confronto con le parti sociali”. Risponde poi il Premier alle speculazioni e voci su un suo possibile partito o lista: “Sono qui non per interessi personali, per favorire qualcuno o degli amici, ma solo per spirito di servizio, è un incarico gravoso, ma sarebbe folle da parte mia dedicare anche una sola caloria a questi pensieri”.
Infine l’appuntamento con i PM di Bergamo proprio venerdì mattina sulla gestione del’emergenza sanitaria in Lombardia e nello specifico la mancata creazione di una zona rossa nelle zone funestate dal covid di Alzano e Nembro: “Non lo temo affatto, ho agito in scienza e coscienza. Mi sono reso subito disponibile, doverosamente, per informare il pm di tutte le circostanze di mia conoscenza”. “Tornando indietro la farebbe la zona rossa? – gli viene chiesto sulle pagine de La Stampa – “No, perché ho agito in scienza e coscienza” risponde.