(LaPresse) L’Egitto ha riaperto ai turisti le famose piramidi di Giza e il Museo egizio al Cairo, chiusi oltre tre mesi fa a causa dell’epidemia di coronavirus. Durante la chiusura forzata, ha fatto sapere il direttore dell’altopiano di Giza, Ashraf Mohi al-Din, sono stati eseguiti lavori di restauro e manutenzione dell’importante sito archeologico. Il governo egiziano cerca così di rilanciare il turismo, settore che rappresenta circa il 12% del prodotto interno lordo e che stava mostrando segni di ripresa prima dell’emergenza sanitaria, dopo anni di instabilità. Una riapertura che arriva nonostante l’Egitto stia ancora registrando ancora molte nuove infezioni e decessi da coronavirus, col rischio che il sistema sanitario possa essere travolto. Lo Stato nordafricano ha registrato oltre 68.300 casi, e 2.953 morti, secondo il conteggio usato dalla Johns Hopkins University negli Stati Uniti. Si ritiene però che il numero effettivo di infezioni e decessi, come in altre parti del mondo, sia molto più elevato.
Coronavirus, al Cairo riaprono il Museo Egizio e le Piramidi
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