Informativa al Senato sul Coronavirus da parte del presidente del Consiglio Conte: un lungo applauso di Palazzo Madama ha tributato gli onori ai morti dell’epidemia. Poi Conte, dopo il discorso di ieri alla Camera, ha ragguagliato i senatori: “La nostra battaglia non conosce confini. La nostra macchina organizzativa è rivolta all’emergenza al nord, ma anche al centro e al Sud” le parole del premier. Che sul nuovo decreto, dal almeno 25 miliardi da varare per aprire, ha confermato la volontà di dialogo con l’opposizione: “Darei mandato al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, di elaborare un percorso di più intenso confronto per acquisire le puntali valutazioni delle opposizioni”.
Maggior collaborazione interna, dunque, ma anche maggior collaborazione a livello europeo: ieri il premier con una lettera firmata e inviata alla Ue aveva sostenuto la creazione dei “coronabond” per sostenere gli sforzi dei Paesi colpiti dall’epidemia. “Questa è una battaglia che si vince tutti insieme altrimenti si rischia di perdere. Ribadirò questa posizione nella videoconferenza G20 che avremo a breve e poi al Consiglio europeo” le parole del Presidente.
Sull’entità del decreto di aprile Conte ha confermato: “Contiamo di pervenire a un intervento con stanziamenti aggiuntivi non inferiori ai 25 miliardi già stanziati. Consentiteci di lavorare ancora, vorremmo potenziare ancora di più questo intervento. In definitiva vorremmo offrire a famiglie, imprese e lavoratori stanziamenti aggiuntivi per una totale non inferiore ai 50 miliardi di euro”.