Premier League in Australia, potrebbe essere questa la soluzione per portare a termine il campionato?
La Premier League trasloca in Australia? Clamorosa indiscrezione lanciata da The Sun per assicurare la ripresa della Premier League e portarla regolarmente a termine. Visti i rischi e le difficoltà riscontrati sul territorio europeo, gli inglesi potrebbero trasferirsi in casa dei “cugini” australiani per disputare le partite che mancano per concludere la stagione 2019/2020. La città di Perth si sarebbe candidata a ospitare i 92 incontri in questione, e la possibilità sarebbe tutt’altro che impraticabile. Le 20 squadre di Premier verrebbero alloggiate negli alberghi della città, e dopo un periodo di quarantena e in seguito di allenamento, giocherebbero nei quattro stadi di Perth rigorosamente a porte chiuse. Gli orari sarebbero decisi dalle televisioni inglesi che vantano i diritti di trasmissione.
Il quotidiano aggiunge che le indiscrezioni sarebbero state confermate dall’agente inglese Gary Williams, che vive a Perth ed è stato contattato per sondare la fattibilità del progetto. Il senatore australiano Glenn Sterle supporterebbe questa eventualità. Lo stato federato dell’Australia Occidentale, del quale Perth è capitale, è una zona piuttosto sicura, che ha fatto registrare pochissimi casi di Covid-19.
Un parziale freno arriva però dal premier dell’Australia Occidentale Mark McGowan: “Non sono stato contattato formalmente dalla Premier League inglese. Abbiamo confini internazionali rigidi per impedire l’ingresso di persone che non sono australiane, quindi penso che ci siano molti ostacoli sulla strada. Tuttavia sono aperto alle discussioni”.
Premier League, la situazione
Intanto la situazione è ancora molto incerta. Molti calciatori sono scettici sulla ripresa del campionato, come rivelato dal Kun Aguero. Venerdì 1 maggio c’è stata un’importante riunione in video conferenza tra le squadre, dove sono stati affrontati i nodi da sciogliere per tornare in campo. La Bbc ha pubblicato un articolo molto dettagliato firmato da Laura Scott che abbiamo tradotto per voi.
Secondo quanto scritto dalla Bbc l’unico modo per completare la stagione sarebbe la scelta di soli dieci stadi dove verrebbero giocate in campo neutro tutte le restanti 92 partite a porte chiuse. La Premier League ha stimato in 40mila i test necessari per giocatori e staff per riprendere il campionato. I club hanno comunque anche ribadito, come in Italia, la volontà di finire la stagione “ma solo quando sarà sicuro e opportuno farlo”.
La posizione del governo
Dopo la riunione tra i club c’è anche stato un incontro con Oliver Dowden, sottosegretario allo sport del governo britannico, che ha coinvolto medici esperti di diverse organizzazioni sportive: oltre al calcio anche rugby, cricket e Formula 1. Dowden ha dichiarato che “lo sport tornerà a porte chiuse solo quando sarà sicuro farlo sulla base di una consulenza medica esperta”.
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