Anche i club di Premier League lavorano per la ripresa del campionato dopo la sospensione del 13 marzo. Venerdì 1 maggio c’è stata un’importante riunione in video conferenza tra le squadre, dove sono stati affrontati i nodi da sciogliere per tornare in campo. La Bbc ha pubblicato un articolo molto dettagliato firmato da Laura Scott che abbiamo tradotto per voi.
10 campi neutri per giocare 92 gare
Secondo quanto scritto dalla Bcc l’unico modo per completare la stagione sarebbe la scelta di soli dieci stadi dove verrebbero giocate in campo neutro tutte le restanti 92 partite a porte chiuse. La Premier League ha stimato in 40mila i test necessari per giocatori e staff per riprendere il campionato. I club hanno comunque anche ribadito, come in Italia, la volontà di finire la stagione “ma solo quando sarà sicuro e opportuno farlo”.
La posizione del governo
Dopo la riunione tra i club c’è anche stato un incontro con Oliver Dowden, sottosegretario allo sport del governo britannico, che ha coinvolto medici esperti di diverse organizzazioni sportive: oltre al calcio anche rugby, cricket e Formula 1. Dowden ha dichiarato che ” lo sport tornerà a porte chiuse solo quando sarà sicuro farlo sulla base di una consulenza medica esperta”.
Le regole da seguire
Tornando alla Premier League i club hanno anche dichiarato che torneranno ad allenarsi e a giocare solo quando ci sarà l’ok del governo. Tornando all’ipotesi iniziale, quella relativa ai campi neutri, i dieci impianti dovranno essere scelti di concerto con le forze dell’ordine per quello che riguarda la sicurezza, l’obiettivo è evitare che si possano anche creare assembramenti di tifosi nei pressi degli impianti.
Per quello che riguarda gli allenamenti le indicazioni dati ai club sono le seguenti.
- Test per il coronavirus due volte alla settimana
- Screening dei sintomi ogni giorno
- Campi d’allenamento ottimizzati per distanziamento sociale e alti livelli di igiene
Inoltre:
- I giocatori devono arrivare al campo di allenamento indossando mascherine in ogni momento
- Niente pranzi, cene o doccia nel campo di allenamento
- Se i club vogliono fornire cibo ai giocatori, deve essere consegnato per l’asporto nelle auto dei calciatori
- Tutte le riunioni devono essere “virtuali” tramite videoconferenza
L’ultima parola sulla ripresa del campionato spetterà comunque al governo e verrà probabilmente data l’8 maggio, 24 ore dopo l’annuncio sulla questione del “lockdown” nel Paese. All’interno dell’esecutivo ci sono al momento diverse posizioni tra chi vuole riaprire in modo forte il paese e chi invece, a partire dal premier Boris Johnson, vuole una ripresa graduale e forse prorogare ancora lo stato di chiusura.
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