Giocatori positivi Sampdoria coronavirus, Crovid-19 calciatori contagiati e tamponi
La Sampdoria era stata una delle squadre di Serie A più colpite dal coronavirus, ma ora sono tutti guariti i giocatori che avevano contratto il virus.
Lo ha spiegato la società attraverso un comunicato in cui si legge; “L’U.C. Sampdoria comunica che, al termine dei test previsti per legge, tutti i tesserati che avevano contratto il Coronavirus-COVID-19 sono risultati negativi”.
Giocatori positivi Sampdoria
A metà marzo il primo giocatore blucerchiato trovato positivo al Covid-19 era stato Gabbiadini, dopo due lui la Sampdoria aveva spiegato che i tamponi avevano stabilito la positività anche di Colley, Ekdal, La Gumina, Thorsby, De Paoli e Bereszynski oltre al medico sociale Amedeo Baldari.
Nessuno dei malati della Sampdoria aveva avuto grossi problemi di salute, ma tutti avevano rigorosamente rispettato l’isolamento domiciliare previsto dalla legge.
Ranieri: “Prima riparta il Paese, poi il calcio”
Nei giorni scorsi ha parlato di ripresa del campionato anche il tecnico Claudio Ranieri che, in un’intervista al Corriere della Sera aveva dichiarato: “Sulle date non ci sono certezze. La verità è che ci sono ancora troppi morti e troppi contagiati per ricominciare. Siamo una delle industrie più a rischio proprio perché il nostro è uno sport di contatto. E non vorrei che la fretta ci portasse a commettere degli errori. È giusto fare tamponi, come i test sierologici. Ma in questo momento c’è gente che ne ha più bisogno di noi. Non possiamo scavalcare i cittadini, non sarebbe né giusto, né etico. Ho degli amici che sono stati ammalati e il tampone non sono riusciti a farlo perché non se ne trovano e perché non ci sono i reagenti. Non sono così d’accordo nemmeno sull’ipotesi di maxi ritiro. I giocatori sono chiusi in casa da quasi due mesi e stanno dando i numeri. Tra un po’ parlano con i muri… Molti sono da soli, con la famiglia lontana. E dovrei portarli in ritiro un altro mese con la prospettiva di tenerli isolati anche durante le partite? Sarebbero quattro mesi di clausura, non è credibile. Prima del calcio deve ripartire il Paese”.
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