Roma, 23 feb. (LaPresse) – “Quanto alle caratteristiche del contenzioso, indubbiamente la principale novità dell’anno trascorso è rappresentata dai numerosi ricorsi proposti avverso i provvedimenti assunti per far fronte all’emergenza da Covid-19, in particolare i D.P.C.M, acronimo divenuto oramai quasi gergale”. Lo sottolinea il presidente del Tar Lazio Antonino Savo Amodio, nella sua relazione per l’Anno giudiziario. “Due sono le particolari implicazioni processuali riscontrate in ordine a tali impugnative: la loro appartenenza alla sfera della cd. alta amministrazione, che ha reso oltremodo delicata la ricerca del punto di equilibrio tra effettività della tutela giurisdizionale e rispetto dei limiti della discrezionalità amministrativa; e il rapido succedersi di tali decreti, sempre ad efficacia temporanea. Tali peculiarità hanno determinato una non indifferente ricaduta sul sindacato giurisdizionale: basti pensare che, in molti casi, il rispetto dei termini processuali ha reso di fatto impossibile assumere in tempo utile decisioni collegiali, sia pure di natura cautelare, residuando la sola misura monocratica. Pertanto, per assicurare il necessario approfondimento delle questioni agitate e per garantire il contraddittorio processuale, la decisione presidenziale, nei casi particolarmente complessi o più delicati, è stata preceduta dall’interlocuzione con i difensori delle parti”, si aggiunge.
Coronavirus, Tar Lazio: Numerosi ricorsi contro Dpcm
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