Caos treni per l’emergenza Coronavirus con cancellazioni e ritardi fino a 2 ore e un lunedì di disagi per i passeggeri. Intorno alle 13.30, tutti i convogli provenienti da Torino e Milano e diretti a Bologna sono stati bloccati in stazione Centrale. Nella stazione di Casalpusterlengo, paese della ‘zona rossa’ in provincia di Lodi, poco dopo le 13 era arrivata un’ambulanza per soccorrere un dipendente di Fs che temeva di avere i sintomi del coronavirus. Sono scattati immediatamente gli accertamenti del caso e lo scalo ferroviario, snodo cruciale sulla linea ‘storica’ che collega la Lombardia e l’Emilia-Romagna, è stato chiuso per consentire la sanificazione.
Lo stop “si è reso necessario per controlli sanitari e attività precauzionali di sanificazione dei locali tecnici nell’ambito della stazione di Casalpusterlengo – ha fatto sapere Rfi – dai quali si gestisce una parte del traffico della linea
Tutti i treni della linea dell’alta velocità Torino-Milano-Roma-Salerno sono stati fatti transitare sulla linea Verona-Padova, con ritardi che hanno superato i 140 minuti. Molti dei treni regionali sulla linea Milano-Bologna e Bologna-Poggio Rusco sono stati cancellati. Impossibile per chi aveva programmato di partire nel pomeriggio acquistare i biglietti sia sul sito di Trenitalia che su quello di Italo.
Disagi che potrebbero proseguire. “Considerata la possibilità del verificarsi di analoghe esigenze di controlli sanitari, in via precauzionale, l’offerta dei servizi di trasporto da martedi’ 25 febbraio sarà ridotta anche in funzione della domanda di trasporto prevista dalle imprese ferroviarie”, sottolinea ancora la nota di Rfi che avverte, comunque, che “i programmi di circolazione saranno pubblicati nelle prossime ore sui canali delle imprese ferroviarie”.
Immediata la replica di Italo-Ntv. La decisione di Rfi di ridurre, in via precauzionale, l’offerta di servizi di trasporto sulla linea Milano-Bologna “arreca un grave danno ai cittadini e ai passeggeri che non potranno ricevere il servizio adeguato alle loro esigenze, in una situazione gia’ gravemente impattata dagli effetti della chiusura dell’Alta Velocità in seguito all’incidente del 6 febbraio”. Per Italo-Ntv “con questa scelta precauzionale si arrecano danni certi a tutti a fronte di rischi ipotetici”. “In un momento come questo – è la posizione dell’azienda – bisogna garantire la regolarità dei servizi di pubblica utilità e Italo è pronta, pur essendo privata, a fare la sua parte e le viene impedito da scelte prese da altri che non le permettono di svolgere il proprio ruolo”. “Sarebbe invece fondamentale – conclude Italo-Ntv – conoscere quando sarà riattivata integralmente l’alta velocità al fine di consentire un servizio regolare per i cittadini”.
In serata la contro replica di Rete ferroviaria italiana per affermazioni che “destano estremo stupore”. In una nota, la stessa Rfi fa sapere che nel pomeriggio ha incontrato i rappresentanti delle imprese ferroviarie, tra cui Italo-Ntv, per definire l’offerta per i servizi di trasporto ferroviario di martedì, in relazione ai viaggiatori previsti a bordo dalle stesse imprese. Dopo aver proposto una riduzione dell’offerta commerciale e ascoltate le esigenze delle varie imprese ferroviarie, Rfi “con pieno spirito collaborativo è andata incontro alle loro richieste e, nello specifico, per Italo-Ntv ha risposto positivamente alla richiesta di confermare l’intera offerta prevista per domani”. Rete ferroviaria italiana – si legge – “non comprende, pertanto, l’ingiustificato attacco di Italo-Ntv, anche perché assolutamente non coerente con l’andamento della riunione e con le decisioni prese”, sottolineando “quanto sia importante, in momenti come questi, la piena e fattiva collaborazione tra tutti gli attori, in un’ottica di sistema Paese”.