Igor Iezzi, deputato della Lega e capogruppo del Carroccio in commissione Affari Costituzionali, ha presentato come primo firmatario due proposte di legge: la prima volta a vietare in Italia l’utilizzo del burqa, l’indumento tradizionale femminile musulmano che copre interamente il corpo lasciando solo una fessura all’altezza degli occhi, la seconda punta invece ad aumentare a 16 anni la pena massima per il reato di molestie sessuali di gruppo. “No al burqa e nessuna pietà per gli stupratori di gruppo. Questi sono gli obiettivi di due proposte di legge presentate dalla Lega. Dobbiamo vietare, senza più eccezioni, l’uso di indumenti che coprano il volto e non solo: chi costringe altri a coprirlo va severamente punito, a maggior ragione se la vittima è una donna, introducendo il nuovo reato di ‘costrizione all’occultamento del volto’. Sappiamo, poi, che le orribili molestie sessuali di gruppo di Capodanno non sono un fenomeno unico, bensì una vera e propria pratica – nota in Egitto e diffusa in Europa – caratterizzata da un rituale collettivo di violenza sessuale, il Taharrush gamea. Vogliamo che chiunque partecipi ad atti ignobili come questo sia punito con la reclusione da 10 a 16 anni. Se vieni in Italia rispetti la nostra cultura, ti integri e, soprattutto, non delinqui. Siamo in Occidente: qui il rispetto per le donne e il loro diritto all’emancipazione non si toccano. Sia chiaro”, ha dichiarato Iezzi in una nota.
