“Il commercio equo va chiamato commercio stupido se non è reciproco”. Si apre così una serie di quattro tweet lanciati nella notte italiana dal Donald Trump, in visita a Singapore, nei quali il presidente statunitense torna ad attaccare Justin Trudeau dopo i fatti dell’ultimo G7, che hanno visto il numero uno della Casa Bianca disconoscere il comunicato conclusivo del vertice proprio in risposta alle posizioni critiche del premier canadese rispetto ai dazi imposti dagli Stati Uniti.
“Perché io, in qualità di presidente degli Stati Uniti, dovrei permettere a dei Paesi di continuare a realizzare massicci avanzi commerciali, come hanno fatto per decenni, mentre i nostri agricoltori, lavoratori e contribuenti devono pagare un prezzo così alto e iniquo?”, si domanda Trump, definendo la situazione “ingiusta per gli americani”.
Why should I, as President of the United States, allow countries to continue to make Massive Trade Surpluses, as they have for decades, while our Farmers, Workers & Taxpayers have such a big and unfair price to pay? Not fair to the PEOPLE of America! $800 Billion Trade Deficit…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 giugno 2018
Lo stesso presidente Usa cita precisamente il caso canadese – evocando il valore della bilancia commerciale tra le due nazioni e le tasse imposte sui prodotti caseari statunitensi – per accusare Trudeau di “atteggiarsi come se fosse ferito quando viene chiamato in causa”.
Fair Trade is now to be called Fool Trade if it is not Reciprocal. According to a Canada release, they make almost 100 Billion Dollars in Trade with U.S. (guess they were bragging and got caught!). Minimum is 17B. Tax Dairy from us at 270%. Then Justin acts hurt when called out!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 giugno 2018
Ma nella serie di cinguettii digitali non mancano richiami anche all’Unione europea, e alla Germania in particolare, in tema di costi dell’alleanza atlantica. “Gli Stati Uniti pagano quasi l’intero costo della Nato, proteggendo molti degli stessi Paesi che ci derubano sul commercio”, tuona Trump, sostenendo che la Ue “dovrebbe pagare molto di più per le questioni militari” e puntando il dito verso Berlino che “paga l’1% (lentamente) del Pil per la Nato, mentre noi paghiamo il 4% di un Pil molto più grande”.
….Germany pays 1% (slowly) of GDP towards NATO, while we pay 4% of a MUCH larger GDP. Does anybody believe that makes sense? We protect Europe (which is good) at great financial loss, and then get unfairly clobbered on Trade. Change is coming!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 giugno 2018
La conclusione alla quale giunge il presidente, infine, è una nuova affermazione della dottrina ‘America first‘: “Ci dispiace, non possiamo più lasciare che in nostri amici, o nemici, si approfittino di noi nel commercio. Dobbiamo mettere al primo posto il lavoratore americano!”.
Sorry, we cannot let our friends, or enemies, take advantage of us on Trade anymore. We must put the American worker first!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 giugno 2018