(LaPresse) – Matteo Salvini attacca il governo dopo il nuovo Dpcm emesso nella notte dalla Presidenza del Consiglio, con le nuove regole per contrastare la diffusione del covid-19. “Il Governo ha licenziato un decreto a mezzanotte chiedendo agli italiani di applicare le regole già dalle otto di mattina. Non ci hanno coinvolti nelle decisioni ma la Lega aveva dato disponibilità a cooperare per evitare gli errori della scorsa primavera”, afferma il leader della Lega, critico sulle norme per i raduni nelle case private. “Arriveremo ad avere i delatori di condominio come nell’ex Unione Sovietica che denunceranno i vicini che hanno invitato a casa il settimo cugino.In un paese libero come l’Italia tutto ciò è inammissibile”, l’affondo del numero uno del Carroccio.
Dpcm, Salvini: “Arriveremo ai delatori condominiali come in Unione Sovietica”
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