La Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di corruzione internazionale per la vicenda dei presunti fondi russi alla Lega. L’inchiesta è nata dopo i primi articoli del settimanale L’Espresso che risalgono al febbraio scorso. A cooordinare le indagini sono il pm fabio De Pasquale con i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro.
Al centro dell’inchiesta avviata dalla Procura di Milano ci sarebbero anche i contatti di Gianluca Savoini, animatore dell’associazione Lombardia-Russia, con diversi imprenditori e funzionari di Mosca. Il sito americano BuzzfeedNews ha pubblicato alcune registrazioni dalle quali emergerebbe che il 18 ottobre scorso Savoini si sarebbe incontrato con alcune persone all’hotel Metropole di Mosca “per negoziare i termini di un accordo per inviare milioni di dollari frutto dei proventi del petrolio russo al partito di Salvini, attraverso un canale segreto”.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha replicato: “Da Mosca io ho sempre portato a casa matriosche, Masha e Orso per mia figlia, e chiunque dica il contrario mente sapendo di mentire”. Così Matteo Salvini in una diretta Facebook. “Siamo scomodi, mi è evidente, siamo indagati, ascoltati e processati, sono e siamo minacciati”.