Aveva ammesso il rapporto sessuale con una delle due ragazze americane, sostenendo però che la studentessa fosse consenziente. Ora uno dei carabinieri accusati di stupro da due ragazze americane di 19 e 21 anni spiega di essersi fatto “trascinare dalla situazione”. “So di aver fatto una cosa inqualificabile – dice – ma non mi spiego perché. Da 20 anni sono nell’Arma e le persone io le aiuto, ho anche corso dei rischi”. Così l’appuntato dei carabinieri, accusato insieme al collega di pattuglia di aver violentato a Firenze una delle due studentesse americane che hanno denunciato i militari.
Sposato, con un figlio, dice di non essersi accorto che la ragazza fosse ubriaca né che fosse tanto giovane. “Aveva un’aria piu’ matura”, ha dichiarato. Il militare era di controllo alla discoteca Flo, a piazzale Michelangelo, ed era la seconda volta che formava pattuglia con l’altro militare, un carabiniere scelto, celibe e più giovane, con cui è accusato della violenza sessuale.
“È un grande dolore – ha commentato il generale Tullio Del Sette – vedere come basti il comportamento indegno, illegittimo e immorale di un qualche carabiniere, per oscurare il lavoro che compiono giorno e notte centomila uomini. È imperdonabile, anzitutto per noi, il grave danno che stanno facendo all’Arma. Questi fatti ci feriscono nel prestigio, gravemente”.
“Fare queste cose – ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini – in servizio, in divisa, con l’auto di servizio è una follia che merita sicuramente l’allontanamento e lasciare la divisa. Che ci sia stato stupro da parte di due ragazzi che fanno questo lavoro da tanti anni, in divisa, nell’androne di un palazzo, nell’ascensore, permettetemi, più di un dubbio me lo tengo”.