Le forze dell’esercito israeliano hanno iniziato le operazioni di terra nell’area di Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza settentrionale. Lo ha riferito un portavoce dell’Idf, che ha aggiunto che prima dell’operazione, le truppe e lo Shin Bet hanno attaccato le infrastrutture terroristiche di Hamas e i siti di lancio dei missili anticarro nella zona. Allo stesso tempo, sono continuati gli attacchi a decine di obiettivi nella notte. “Come parte degli attacchi, jet da combattimento e aerei hanno attaccato decine di terroristi, strutture militari, armi e ulteriori infrastrutture terroristiche che rappresentavano una minaccia per le forze dell’Idf e lo Stato di Israele”, fa sapere l’Idf. E nella tarda mattinata di oggi le sirene di allarme sono risuonate nel centro del paese e a Tel Aviv per il lancio di razzi dalla Striscia, ha comunicato l’esercito con la Stella di Davide. Hamas ha rivendicato gli attacchi. Le autorità militari hanno fatto sapere che i razzi erano tre: uno è stato intercettato dalle difese aeree, mentre gli altri due hanno colpito aree aperte.
Lo stato ebraico ha ripreso martedì ad attaccare la Striscia dopo lo stallo nei colloqui con Hamas, mediati da Egitto e Qatar, sull’estensione della tregua e la liberazione dei 59 ostaggi israeliani ancora prigionieri del gruppo estremista nell’enclave. Secondo Al Jazeera Arabic ci sono 71 morti nei raid aerei condotti dall’Idf nella notte in varie parti di Gaza, in particolare a Khan Younis, Rafah e Beit Lahiya mentre le autorità sanitarie della Striscia parlano di 504 morti palestinesi dalla ripresa delle ostilità.
